La costruzione della facciata come fatto eminentemente “tecnico”, ove per “tecnico” si intende l’utilizzo di un insieme di regole e accorgimenti che incrociano aspetti costruttivi con fatti che un tempo avremmo chiamato di composizione, e cioè le relazioni tra parti di manufatto e la sua figura complessiva, i rapporti tra pieni e vuoti, i ritmi delle membrature e degli elementi architettonici, le corrispondenze tra spazio interno ed esterno, la dualità tra edificio e sfondo, etc. Tutta una serie di temi che sembrano ormai essere stati espunti dallo statuto dell’architettura contemporanea (anche da quella italiana), che ha rinunciato alla vocazione della messa in forma del mondo per puntare unicamente al “montaggio” dei suoi elementi costruttivi ridotto a processo industriale e al loro aspetto prestazionale, di soddisfacimento di alcuni parametri numerici. Un principio certo importante – legare direttamente il progetto ai processi produttivi ed economici – ma che non è mai stato come ora totalizzante, soprattutto nella nostra cultura architettonica che ha anzi fondato il profilo della propria modernità su un cronico ritardo tecnologico
La lingua segreta dell’architettura. Brevi note per una tassonomia delle facciate italiane
Luca Lanini
2018-01-01
Abstract
La costruzione della facciata come fatto eminentemente “tecnico”, ove per “tecnico” si intende l’utilizzo di un insieme di regole e accorgimenti che incrociano aspetti costruttivi con fatti che un tempo avremmo chiamato di composizione, e cioè le relazioni tra parti di manufatto e la sua figura complessiva, i rapporti tra pieni e vuoti, i ritmi delle membrature e degli elementi architettonici, le corrispondenze tra spazio interno ed esterno, la dualità tra edificio e sfondo, etc. Tutta una serie di temi che sembrano ormai essere stati espunti dallo statuto dell’architettura contemporanea (anche da quella italiana), che ha rinunciato alla vocazione della messa in forma del mondo per puntare unicamente al “montaggio” dei suoi elementi costruttivi ridotto a processo industriale e al loro aspetto prestazionale, di soddisfacimento di alcuni parametri numerici. Un principio certo importante – legare direttamente il progetto ai processi produttivi ed economici – ma che non è mai stato come ora totalizzante, soprattutto nella nostra cultura architettonica che ha anzi fondato il profilo della propria modernità su un cronico ritardo tecnologicoFile | Dimensione | Formato | |
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