A partire dagli anni settanta, il concetto di razionalità proprio dell’economia subisce una revisione critica che porta alla nascita dell’economia comportamentale e sperimentale. Sulla base del riconoscimento dei limiti delle capacità computazionali e di varie anomalie rispetto agli assunti alla base della teoria della scelta razionale, prende piede una letteratura che adotta un maggiore realismo psicologico per fondare modelli teorici e predizioni empiriche. L’articolo riflette da un punto di vista metodologico su questi sviluppi, passando in rassegna i contributi sul tema di Herbert Simon, Daniel Khaneman e AmosTversky, e Richard Thaler. Ciò consente anche di mettere in luce un aspetto che emerge raramente, la differenza tra razionalità procedurale e bias cognitivi.
Razionale e irrazionale in economia: le idee di Simon, Kahneman e Thaler
Guarnieri Pietro;Luzzati Tommaso
2018-01-01
Abstract
A partire dagli anni settanta, il concetto di razionalità proprio dell’economia subisce una revisione critica che porta alla nascita dell’economia comportamentale e sperimentale. Sulla base del riconoscimento dei limiti delle capacità computazionali e di varie anomalie rispetto agli assunti alla base della teoria della scelta razionale, prende piede una letteratura che adotta un maggiore realismo psicologico per fondare modelli teorici e predizioni empiriche. L’articolo riflette da un punto di vista metodologico su questi sviluppi, passando in rassegna i contributi sul tema di Herbert Simon, Daniel Khaneman e AmosTversky, e Richard Thaler. Ciò consente anche di mettere in luce un aspetto che emerge raramente, la differenza tra razionalità procedurale e bias cognitivi.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.