Inserimento, innesto, ibridazione: la facciata-teca dell'Arena Kombëtare a Tirana

Durante il Viceregno italiano a Tirana, Gherardo Bosio progetta lo stadio olimpico nazionale sul modello dell’anfiteatro greco, nell’ambito di una grandiosa operazione di espansione urbana. L’impianto sportivo, parzialmente realizzato, verrà completato solo nel 1946 da Irfan Tërshana. Sul palinsesto della preesistenza storica si “innesta” il progetto dell’Arena Kombëtare disegnata da Archea. La nuova facciata ingloba in una teca il vecchio ingresso alla tribuna centrale, ricercando un punto d’equilibrio fra il rispetto filologico della preesistenza e la vocazione di Landmark a scala territoriale. Si espone l’immagine e al contempo la consistenza per anastilosi, attraverso lo smontaggio e la ricomposizione esatta e filologica di ogni elemento plastico e decorativo. Un gioco di rimandi al passato, una museificazione che trova precedenti illustri nella teca dell’Ara Pacis romana.

During the Italian Viceroyalty in Tirana, Gherardo Bosio designed the national Olympic stadium on the model of a Greek amphitheatre, within the context of a major operation of urban expansion. The sporting complex was only partially built and eventually completed by Irfan Tërshana in 1946. The Arena Kombëtare designed by Archea is 'grafted' upon this pre-existing historical project. The new façade sets the old entrance to the grandstand within a glass casing, striking a balance between a conservationist approach to the pre-existing architecture and the desire to create a landmark on the territorial scale. The appearance and texture are highlighted by anastylosis through the dismantling and careful, conservational reassembling of every plastic and decorative element. This game of references to the past and museumification finds a famous precedent in the casing of the Ara Pacis in Rome.