Esplorazioni psicopedagogiche sul fascino ambivalente della figura di Dracula

Il soggetto narcisistico ha bisogno di nutrimento, esattamente come il vampiro che vive del sangue delle sue vittime e Don Giovanni delle sue conquiste. Con l‟espressione „nutrimento narcisista‟ s‟intende, infatti, qualsiasi elemento in grado di contrastare il senso doloroso di vuoto di cui il narcisista sarebbe pervaso e quello, correlato, di essere al centro dell‟attenzione. Quando quest'attenzione scaturisce da ammirazione, il narcisista raggiunge il massimo delle sue aspirazioni. Egli, però, si pasce anche di emozioni negative, come rabbia, odio e disgusto: l‟importante è convogliare su di sé l‟interesse altrui. Il narcisista patologico non è interessato alla reciprocità relazionale, ma la mette in scena solo attraverso un copione iniziale di seduzione che serve per tenere l‟altro sotto il proprio controllo. La vittima finisce ben presto per percepirsi come una cosa sola con il suo carnefice, assumendo come proprie le sue problematiche emotive e materiali, e si identifica con i suoi desideri.