Questo articolo si propone di mettere in luce un aspetto della produzione di Stendhal sulle arti visive, facendo leva sull’”Histoire de la peinture en Italie” (1817) e su altri testi. Nello specifico, si nota in Beyle un approccio storicista che lo porta a mettere in guardia il lettore sulle differenti abitudini visive e sui diversi codici culturali del pubblico a lui contemporaneo quando si confronta con opere del passato, legate a contesti completamente diversi. Stendhal sottolinea frequentemente l’abisso che separa l’epoca moderna da quelle antiche, e la necessità per lo spettatore di cercare di avvicinarsi alla mentalità del pubblico delle opere del passato per poterle comprendere in profondità.
«Le goût pour Michel-Ange renaîtra». Stendhal et la postérité de l’œuvre d’art
Chiara SavettieriPrimo
2018-01-01
Abstract
Questo articolo si propone di mettere in luce un aspetto della produzione di Stendhal sulle arti visive, facendo leva sull’”Histoire de la peinture en Italie” (1817) e su altri testi. Nello specifico, si nota in Beyle un approccio storicista che lo porta a mettere in guardia il lettore sulle differenti abitudini visive e sui diversi codici culturali del pubblico a lui contemporaneo quando si confronta con opere del passato, legate a contesti completamente diversi. Stendhal sottolinea frequentemente l’abisso che separa l’epoca moderna da quelle antiche, e la necessità per lo spettatore di cercare di avvicinarsi alla mentalità del pubblico delle opere del passato per poterle comprendere in profondità.File | Dimensione | Formato | |
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