Imparare l’arte senza maestri: l’Essai sur les moyens d’encourager la peinture, la sculpture, l’architecture et la gravure (1795) di Jean-Baptiste Pierre Lebrun

Il mio contributo si focalizza su l’Essai sur les moyens d’encourager la peinture, la sculpture, l’architecture et la gravure (1795) di Jean-Baptiste Lebrun. Questo testo, che non è mai stato oggetto di studio, a parte le due pagine che gli ha consacrato Edouard Pommier in l’Art de la Liberté, contiene delle affermazioni rivoluzionarie sull’insegnamento dell’arte. Secondo l’autore, infatti, il giovane artista non ha bisogno di maestri, poiché ogni insegnante cerca di imporre la propria maniera senza tener conto delle inclinazioni personali dell’allievo. Il museo invece, proponendo al giovane modelli molto diversi, gli permette di capire il proprio talento e di intraprendere la strada che gli è più consona. Nel mio intervento queste idee sono discusse alla luce dei rivolgimenti rivoluzionari, dell’attività politica e mercantile di Le Brun, e delle idee sull’apprendimento dell’arte di David, Girodet et Quatremère de Quincy.