La parabola dei regimi di welfare state in Europa negli ultimi decenni, è stata caratterizzata da diversi orientamenti di riforma, sulla spesa (tagli e redistribuzione), sul rapporto tra funzione pubblica e privata, sulle competenze e il riassetto dei riferimenti spaziali e politici (localizzazione, europeizzazione, ecc.), e sugli approcci e le misure nei diversi ambiti di politica (occupazione, territorio, famiglie, pensioni, giovani, ecc.). A partire dagli anni ’90 si è fatto largo il concetto di attivazione che, partendo da alcune premesse normative sul ruolo delle istituzioni e dei cittadini, aspira a combinare avanzamenti in termini di efficacia e contenimento dei costi. Particolarmente rivolto alle politiche contro l’esclusione, guarda in effetti ad una trasformazione complessiva del sistema; da cui l’uso del concetto di active welfare state (Hanesch 2001, Kazepov 2002, van Berkel 2003). In tale contesto, il paper analizza i differenti punti di vista normativi e metodologici che guidano l’idea di attivazione e, conseguentemente, le aspettative di successo e di trasformazione, nonché i nodi problematici e le contraddizioni.
Le politiche di attivazione: cambiamento, apprendimento e processi organizzativi. Un tentativo di analisi e classificazione
VILLA, MATTEO
2005-01-01
Abstract
La parabola dei regimi di welfare state in Europa negli ultimi decenni, è stata caratterizzata da diversi orientamenti di riforma, sulla spesa (tagli e redistribuzione), sul rapporto tra funzione pubblica e privata, sulle competenze e il riassetto dei riferimenti spaziali e politici (localizzazione, europeizzazione, ecc.), e sugli approcci e le misure nei diversi ambiti di politica (occupazione, territorio, famiglie, pensioni, giovani, ecc.). A partire dagli anni ’90 si è fatto largo il concetto di attivazione che, partendo da alcune premesse normative sul ruolo delle istituzioni e dei cittadini, aspira a combinare avanzamenti in termini di efficacia e contenimento dei costi. Particolarmente rivolto alle politiche contro l’esclusione, guarda in effetti ad una trasformazione complessiva del sistema; da cui l’uso del concetto di active welfare state (Hanesch 2001, Kazepov 2002, van Berkel 2003). In tale contesto, il paper analizza i differenti punti di vista normativi e metodologici che guidano l’idea di attivazione e, conseguentemente, le aspettative di successo e di trasformazione, nonché i nodi problematici e le contraddizioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.