Uno dei principali obiettivi dei lavori di Schutz era di dare un fondamento fenomenologico alle scienze umane, attraverso un’analisi epistemologica della comprensione come metodo di accesso alla realtà sociale. Le analisi di Schutz sono la base per una critica importante ai metodi di ricerca sociale di matrice scientista. Questi ultimi si muovono principalmente entro la teoria della verità come corrispondenza, dando per scontato il problema del Verstehen, dell’intersoggettività e del linguaggio. Secondo Schutz, invece, la comprensione del mondo sociale (Schutz 1962) deve essere articolata entro una teoria generale della conoscenza, la teoria della verità come congruenza, nella quale diventa fondamentale l’adeguatezza tra i diversi strati di significato, di attore e osservatore. I metodi di ricerca sociale devono quindi considerare che ogni indagine è “sin dall’inizio” mediata dagli strumenti con cui si accede alla realtà socio-culturale, vale a dire tramite il Verstehen e le sue configurazioni che assume sia intersoggettivamente sia linguisticamente. In questo lavoro prendo in esame la relazione tra il linguaggio e il significato in Schutz alla luce degli sviluppi nella metodologia di ricerca nelle scienze sociali. La teoria del linguaggio di Schutz è stata tradotta sia in chiave critica sia in chiave applicativa. La principale critica è incentrata sull’idea che i metodi di ricerca scientisti (Eberle 1999) violano il postulato dell’adeguatezza (Cicourel 1964). La chiave applicativa fa leva sulla descrizione delle strutture significative ancorate all’esperienza necessarie per la negoziazione dei significati (Cicourel 1964, 1974). In entrambe le interpretazioni emerge l’importanza dell’uso del linguaggio come veicolo tipico della costruzione e ricostruzione dei significati (Eberle 2014) e la necessità di adeguazione dei significati stessi tra costrutti di diverso grado (postulato dell’adeguatezza). Nell’ottica fenomenologica le diverse tecniche di ricerca nelle scienze sociali possono essere intese come linguaggi diversi che esplicitano modalità di stratificazione diversa dei significati del mondo della vita. Ritengo che sia possibile estendere le analisi di Schutz a quelle di Wittgenstein prendendo in esame come i due autori articolano le presupposizioni del linguaggio. Le diverse tecniche con cui avviene la ricerca sociale possono essere intese come giochi linguistici diversi nell’accezione che né dà Wittgenstein (Wittgenstein 1953). Intendo sviluppare la connessione tra Schutz e Wittgenstein sulla base delle ricerche di Peter Winch (1958), Aaron Cicourel (1964, 1974) e Luigi Muzzetto (2014, 2016). Winch ha analizzato la relazione tra Verstehen e gioco linguistico. Cicourel traduce le tesi dell’atteggiamento naturale nella forma del terreno comune delle pratiche linguistiche usate dall’osservatore e dagli attori. Muzzetto affronta il tema del legame tra Schutz e Wittgenstein sulle certezze pre-teoretiche, pre-cognitive che preesistono e che costituiscono la base per la costituzione del linguaggio e di ogni conoscenza.

Language, verstehen and the lifeworld in social science methodology an attempt at dialogue between phenomenological sociology and analytical philosophy

Riccardo Venturini
Primo
2018-01-01

Abstract

Uno dei principali obiettivi dei lavori di Schutz era di dare un fondamento fenomenologico alle scienze umane, attraverso un’analisi epistemologica della comprensione come metodo di accesso alla realtà sociale. Le analisi di Schutz sono la base per una critica importante ai metodi di ricerca sociale di matrice scientista. Questi ultimi si muovono principalmente entro la teoria della verità come corrispondenza, dando per scontato il problema del Verstehen, dell’intersoggettività e del linguaggio. Secondo Schutz, invece, la comprensione del mondo sociale (Schutz 1962) deve essere articolata entro una teoria generale della conoscenza, la teoria della verità come congruenza, nella quale diventa fondamentale l’adeguatezza tra i diversi strati di significato, di attore e osservatore. I metodi di ricerca sociale devono quindi considerare che ogni indagine è “sin dall’inizio” mediata dagli strumenti con cui si accede alla realtà socio-culturale, vale a dire tramite il Verstehen e le sue configurazioni che assume sia intersoggettivamente sia linguisticamente. In questo lavoro prendo in esame la relazione tra il linguaggio e il significato in Schutz alla luce degli sviluppi nella metodologia di ricerca nelle scienze sociali. La teoria del linguaggio di Schutz è stata tradotta sia in chiave critica sia in chiave applicativa. La principale critica è incentrata sull’idea che i metodi di ricerca scientisti (Eberle 1999) violano il postulato dell’adeguatezza (Cicourel 1964). La chiave applicativa fa leva sulla descrizione delle strutture significative ancorate all’esperienza necessarie per la negoziazione dei significati (Cicourel 1964, 1974). In entrambe le interpretazioni emerge l’importanza dell’uso del linguaggio come veicolo tipico della costruzione e ricostruzione dei significati (Eberle 2014) e la necessità di adeguazione dei significati stessi tra costrutti di diverso grado (postulato dell’adeguatezza). Nell’ottica fenomenologica le diverse tecniche di ricerca nelle scienze sociali possono essere intese come linguaggi diversi che esplicitano modalità di stratificazione diversa dei significati del mondo della vita. Ritengo che sia possibile estendere le analisi di Schutz a quelle di Wittgenstein prendendo in esame come i due autori articolano le presupposizioni del linguaggio. Le diverse tecniche con cui avviene la ricerca sociale possono essere intese come giochi linguistici diversi nell’accezione che né dà Wittgenstein (Wittgenstein 1953). Intendo sviluppare la connessione tra Schutz e Wittgenstein sulla base delle ricerche di Peter Winch (1958), Aaron Cicourel (1964, 1974) e Luigi Muzzetto (2014, 2016). Winch ha analizzato la relazione tra Verstehen e gioco linguistico. Cicourel traduce le tesi dell’atteggiamento naturale nella forma del terreno comune delle pratiche linguistiche usate dall’osservatore e dagli attori. Muzzetto affronta il tema del legame tra Schutz e Wittgenstein sulle certezze pre-teoretiche, pre-cognitive che preesistono e che costituiscono la base per la costituzione del linguaggio e di ogni conoscenza.
2018
Venturini, Riccardo
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/951571
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