Introduzione: Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare retrospettivamente una serie consecutiva di 21 pazienti affetti da sarcoma di Ewing al bacino con l’obiettivo di valutare controllo locale, sistemico e la correlazione con il trattamento multidisciplinare. Materiali e Metodi: Tra il 2000 e il 2016, 21 pazienti affetti da sarcoma di Ewing localizzato al bacino sono stati trattati nel nostro istituto (età media 19, range 9-43; M/F: 12/9). Tre pazienti hanno ricevuto radioterapia senza intervento chirurgico e 18 pazienti sono stati sottoposti a resezione di bacino (7 senza radioterapia, 7 con rioterapia pre-operatoria, 4 con radioterapia postoperatoria). I margini sono stati ampi in 16 e marginali in 2 casi. In 5 casi non è stata eseguita alcuna ricostruzione mentre in 12 casi la ricostruzione è avvenuta con innesti massivi + protesi, in un caso è stata eseguita un’artrodesi ischiofemorale dopo resezione. Risultati: Il follow-up medio è stato di 36 mesi (range 3-156). Sette pazienti (33%) sono liberi da malattia all’ultimo follow-up. Undici pazienti (53%) sono deceduti per progressione di malattia dopo una media di 15,7 mesi (range 3-32). Tre pazienti (14%) non hanno presentato alcuna evidenza di malattia dopo il tratta-mento delle metastasi polmonari. Le complicanze postoperatorie osservate sono state: 2 lussazioni della protesi di anca, una infezione superficiale e 5 infezioni profonde (6/18, 33%). Due pazienti (5%) hanno avuto una recidiva locale e il 57% dei pazienti ha sviluppato metastasi. La sopravvivenza globale è stata del 44,4% a 5 anni. Discussione: Il trattamento multidisciplinare del Sarcoma di Ewing include la chemioterapia seguita della chirurgica e/o radioterapia. Il trattamento delle localizzazioni pelviche è ancora dibattuto, riguardo la scelta tra chirurgia, radioterapia e il timing in caso di associazione. Conclusioni: Nonostante il trattamento multidisciplinare avanzato, il sarcoma di Ewing localizzato al bacino rimane una sfida nell’oncologia ortopedica con alto rischio di progressione sistemica e bassa sopravvivenza globale. Le ricostruzioni di bacino e la RT perioperatoria aumentano il rischio di complicanze postoperatorie.

Sarcoma di Ewing del bacino: risultati oncologici dopo trattamento multidisciplinare

Capanna R.;
2018-01-01

Abstract

Introduzione: Lo scopo del nostro studio è stato quello di valutare retrospettivamente una serie consecutiva di 21 pazienti affetti da sarcoma di Ewing al bacino con l’obiettivo di valutare controllo locale, sistemico e la correlazione con il trattamento multidisciplinare. Materiali e Metodi: Tra il 2000 e il 2016, 21 pazienti affetti da sarcoma di Ewing localizzato al bacino sono stati trattati nel nostro istituto (età media 19, range 9-43; M/F: 12/9). Tre pazienti hanno ricevuto radioterapia senza intervento chirurgico e 18 pazienti sono stati sottoposti a resezione di bacino (7 senza radioterapia, 7 con rioterapia pre-operatoria, 4 con radioterapia postoperatoria). I margini sono stati ampi in 16 e marginali in 2 casi. In 5 casi non è stata eseguita alcuna ricostruzione mentre in 12 casi la ricostruzione è avvenuta con innesti massivi + protesi, in un caso è stata eseguita un’artrodesi ischiofemorale dopo resezione. Risultati: Il follow-up medio è stato di 36 mesi (range 3-156). Sette pazienti (33%) sono liberi da malattia all’ultimo follow-up. Undici pazienti (53%) sono deceduti per progressione di malattia dopo una media di 15,7 mesi (range 3-32). Tre pazienti (14%) non hanno presentato alcuna evidenza di malattia dopo il tratta-mento delle metastasi polmonari. Le complicanze postoperatorie osservate sono state: 2 lussazioni della protesi di anca, una infezione superficiale e 5 infezioni profonde (6/18, 33%). Due pazienti (5%) hanno avuto una recidiva locale e il 57% dei pazienti ha sviluppato metastasi. La sopravvivenza globale è stata del 44,4% a 5 anni. Discussione: Il trattamento multidisciplinare del Sarcoma di Ewing include la chemioterapia seguita della chirurgica e/o radioterapia. Il trattamento delle localizzazioni pelviche è ancora dibattuto, riguardo la scelta tra chirurgia, radioterapia e il timing in caso di associazione. Conclusioni: Nonostante il trattamento multidisciplinare avanzato, il sarcoma di Ewing localizzato al bacino rimane una sfida nell’oncologia ortopedica con alto rischio di progressione sistemica e bassa sopravvivenza globale. Le ricostruzioni di bacino e la RT perioperatoria aumentano il rischio di complicanze postoperatorie.
2018
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/956554
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