Introduzione: Gli autori hanno analizzato retrospettivamente 98 casi di ALT (lipoma atipico) / WDL (liposarcoma bendifferen-ziato) trattati in un singolo istituto; il 96% dei quali localizzato alle estremità e il 4% al tronco, valutando il ruolo della risonanza magnetica, il trattamento chirurgico, le recidive locali, il follow-up e la capacità di dedifferenziazione. Materiali e Metodi: Gli autori hanno utilizzato la risonanza magnetica per identificare la loro dimensione, il sito, la presenza di setti e il miglioramento. I margini chirurgici sono stati divisi in base al risultato istologico finale in ampio/radicale, marginale e intralesionale. Risultati: La localizzazione più comune è stata l’arto inferiore nell’84% dei casi, il 52% ha mostrato dimensioni superiori a 10 cm; l’80% era situato in profondità, mentre solo il 20% era posizionato superficialmente. La risonanza magnetica ha rivelato setti spessi nell’83% e un enhancement nel 78% dei casi. Sono state segnalate 11 recidive locali di malattia (11%). Solo i margini chirurgici rappresentavano un fattore prognostico significativo sulla recidiva locale (p = 0,0007). Non è stata segnalata alcuna dedifferenziazione. Discussione e Conclusioni: la crescita lenta e la capacità di dedifferenziazione in ALT / WDL richiedono un lungo follow-up. La risonanza magnetica è il metodo di imaging di scelta. Il trattamento chirugico ottimale è la resezione ampia/radicale.
LIPOMA ATIPICO: ANALISI RETROSPETTIVA, FATTORI PROGNOSI E UTILIZZO DELL’RM NELLA DIAGNOSI DIFFERENZIALE
Rodolfo Capanna
2018-01-01
Abstract
Introduzione: Gli autori hanno analizzato retrospettivamente 98 casi di ALT (lipoma atipico) / WDL (liposarcoma bendifferen-ziato) trattati in un singolo istituto; il 96% dei quali localizzato alle estremità e il 4% al tronco, valutando il ruolo della risonanza magnetica, il trattamento chirurgico, le recidive locali, il follow-up e la capacità di dedifferenziazione. Materiali e Metodi: Gli autori hanno utilizzato la risonanza magnetica per identificare la loro dimensione, il sito, la presenza di setti e il miglioramento. I margini chirurgici sono stati divisi in base al risultato istologico finale in ampio/radicale, marginale e intralesionale. Risultati: La localizzazione più comune è stata l’arto inferiore nell’84% dei casi, il 52% ha mostrato dimensioni superiori a 10 cm; l’80% era situato in profondità, mentre solo il 20% era posizionato superficialmente. La risonanza magnetica ha rivelato setti spessi nell’83% e un enhancement nel 78% dei casi. Sono state segnalate 11 recidive locali di malattia (11%). Solo i margini chirurgici rappresentavano un fattore prognostico significativo sulla recidiva locale (p = 0,0007). Non è stata segnalata alcuna dedifferenziazione. Discussione e Conclusioni: la crescita lenta e la capacità di dedifferenziazione in ALT / WDL richiedono un lungo follow-up. La risonanza magnetica è il metodo di imaging di scelta. Il trattamento chirugico ottimale è la resezione ampia/radicale.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.