L’articolo prende in esame la problematica delle immissioni (in particolare quelle acustiche), avendo per guida un curioso caso giudiziario trattato e risolto in una decisio della Rota florentina, ascrivibile al giurista massese del XVI secolo, Cosimo Farsetti. La Rota, riallacciandosi ad alcune disposizioni del Corpus iuris civilis, rilette e interpretate dalla scientia iuris del Diritto comune, riconosce l’esistenza d’un’utilitas publica al regolare svolgimento degli studi e, ritenendo che questo privilegium studiorum prevalga sempre sulle ragioni della produzione, perviene alla inibizione dell’attività d’un fabbro, che svolgeva il proprio rumoroso lavoro nelle vicinanze di un collegio studentesco.
Fra privilegi di ceto ed esigenze della produzione. Il giurista massese Cosimo Farsetti e un curioso caso secentesco di divieto di immissioni
Landi Andrea
2018-01-01
Abstract
L’articolo prende in esame la problematica delle immissioni (in particolare quelle acustiche), avendo per guida un curioso caso giudiziario trattato e risolto in una decisio della Rota florentina, ascrivibile al giurista massese del XVI secolo, Cosimo Farsetti. La Rota, riallacciandosi ad alcune disposizioni del Corpus iuris civilis, rilette e interpretate dalla scientia iuris del Diritto comune, riconosce l’esistenza d’un’utilitas publica al regolare svolgimento degli studi e, ritenendo che questo privilegium studiorum prevalga sempre sulle ragioni della produzione, perviene alla inibizione dell’attività d’un fabbro, che svolgeva il proprio rumoroso lavoro nelle vicinanze di un collegio studentesco.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.