Introduzione: Le infezioni sono la principale causa di fallimento degl’impianti protesici, e il loro tasso d’infezione aumenta drasti-camente dopo ricostruzioni complesse: difatti, l’impianto di una megaprotesi è gravato da un tasso d’infezione periprotesica del 10%. Obiettivo del nostro lavoro è stato valutare il tasso d’infezione dopo resezione e impianto di megaprotesi, e analizzarne possibili fattori di rischio. Materiali e Metodi: Tra giugno 2001 marzo 2015 abbiamo impiantato 511 Mega C. I pazienti, 264 maschi e 247 femmine, sono stati operati a un’età media di 50±21 anni per resezione prossimale di femore in 235 (46%) casi, distale di femore in 167 (32.7%), prossimale di tibia in 47 (9. 2%), extrarticolare di ginocchio in 41 (8%), totale di femore in 20 (3. 9%) e intercalare di femore in 1 (0.2%). Sono stati trattati tumori osseo primitivi (49. 1%), metastasi ossee (32.7%) e complesse perdite di sostanza o revisioni protesiche per patologie non oncologiche (18.2%). Risultati: Abbiamo riscontrato un tasso di sopravvivenza libera da infezione del 93. 4% a 2 anni, 89. 4% a 5 anni e 83.6% a 10 anni. Sono stati individuati come a rischio d’infezione i pazienti affetti da un pregresso episodio infettivo (OR 10.467, p<0.001) o da diabete mellito (OR 4.1, p=0.037). Abbiamo inoltre osservato un maggio rischio d’infezione in pazienti con un’ipoalbuminemia preoperatoria (OR 12, p=0.031), un’anemia perioperatoria (OR 3. 605, p=0.018) e trasfusione (OR=3.81, p=0.005). Tra le sedi trattate, la resezione prossimale di femore è apparsa a minor rischio d’infezione (OR=0.375, p=0.02). Discussione: A oggi, pochi studi in letteratura hanno condotto un’analisi dei fattori di rischio per infezione dopo resezione e impianto di megaprotesi. Dai nostri dati derivano conferme di alcuni dati già noti, come il maggior rischio d’infezione in pazienti sottoposti ad emotrasfusioni e la minore incidenza in infezioni nelle resezioni di femore prossimale, ma si evidenziano anche elementi di rischio non precedentemente segnalati come i valori dell’albuminemia e dell’emoglobinemia preoperatorie. Conclusioni: L’infezione resta una temibile complicanza dopo resezione e impianto di megaprotesi. La sua prevenzione non può che passare attraverso una attenta analisi dei fattori di rischio e delle possibili contromisure. Un ruolo di particolare importanza risulta costituito dall’emoglobinemia, dall’albuminemia e dal ricorso a trasfusioni, cui deve dedicarsi particolare attenzione sia nella preparazione preoperatoria del paziente che durante l’intervento stesso.

Infezione dopo resezione e impianto di Megaprotesi: analisi dei fattori di rischio

Capanna R.
2016-01-01

Abstract

Introduzione: Le infezioni sono la principale causa di fallimento degl’impianti protesici, e il loro tasso d’infezione aumenta drasti-camente dopo ricostruzioni complesse: difatti, l’impianto di una megaprotesi è gravato da un tasso d’infezione periprotesica del 10%. Obiettivo del nostro lavoro è stato valutare il tasso d’infezione dopo resezione e impianto di megaprotesi, e analizzarne possibili fattori di rischio. Materiali e Metodi: Tra giugno 2001 marzo 2015 abbiamo impiantato 511 Mega C. I pazienti, 264 maschi e 247 femmine, sono stati operati a un’età media di 50±21 anni per resezione prossimale di femore in 235 (46%) casi, distale di femore in 167 (32.7%), prossimale di tibia in 47 (9. 2%), extrarticolare di ginocchio in 41 (8%), totale di femore in 20 (3. 9%) e intercalare di femore in 1 (0.2%). Sono stati trattati tumori osseo primitivi (49. 1%), metastasi ossee (32.7%) e complesse perdite di sostanza o revisioni protesiche per patologie non oncologiche (18.2%). Risultati: Abbiamo riscontrato un tasso di sopravvivenza libera da infezione del 93. 4% a 2 anni, 89. 4% a 5 anni e 83.6% a 10 anni. Sono stati individuati come a rischio d’infezione i pazienti affetti da un pregresso episodio infettivo (OR 10.467, p<0.001) o da diabete mellito (OR 4.1, p=0.037). Abbiamo inoltre osservato un maggio rischio d’infezione in pazienti con un’ipoalbuminemia preoperatoria (OR 12, p=0.031), un’anemia perioperatoria (OR 3. 605, p=0.018) e trasfusione (OR=3.81, p=0.005). Tra le sedi trattate, la resezione prossimale di femore è apparsa a minor rischio d’infezione (OR=0.375, p=0.02). Discussione: A oggi, pochi studi in letteratura hanno condotto un’analisi dei fattori di rischio per infezione dopo resezione e impianto di megaprotesi. Dai nostri dati derivano conferme di alcuni dati già noti, come il maggior rischio d’infezione in pazienti sottoposti ad emotrasfusioni e la minore incidenza in infezioni nelle resezioni di femore prossimale, ma si evidenziano anche elementi di rischio non precedentemente segnalati come i valori dell’albuminemia e dell’emoglobinemia preoperatorie. Conclusioni: L’infezione resta una temibile complicanza dopo resezione e impianto di megaprotesi. La sua prevenzione non può che passare attraverso una attenta analisi dei fattori di rischio e delle possibili contromisure. Un ruolo di particolare importanza risulta costituito dall’emoglobinemia, dall’albuminemia e dal ricorso a trasfusioni, cui deve dedicarsi particolare attenzione sia nella preparazione preoperatoria del paziente che durante l’intervento stesso.
2016
https://www.giot.it/wp-content/uploads/2016/10/Atti-Siot_2016_DEF.pdf
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/960393
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact