Risultati preliminari di 193 casi di SCCEDs (Spontaneous Chronic Corneal Epithelial Defect) nel cane: distribuzione di razza, stagionalità, tecniche terapeutiche e tempi di guarigione a confronto

Scopo dello studio: valutare le razze canine prevalentemente colpite da SCCED, valutare se esista una stagionalità nell'insorgenza della patologia, mettere a confronto l'efficacia di due diversi approcci terapeutici: fresatura corneale con diamond burr e cheratotomia a griglia. Materiali e metodi: è stata svolta un'indagine retrospettiva nel trienno settembre 2015-2018 sulle cartelle cliniche di cani affetti da SCCED. Sono stati scelti i seguenti criteri di inclusione: anamnesi (segnalamento e periodo di insorgenza della patologia), gestione terapeutica, con fresatura corneale tramite diamond burr (DB) o cheratotomia a griglia (GK), previo debridment corneale con swab e presenza di follow-up. Risultati: Sono stati selezionati 193 casi di SCCED. I cani principalmente colpiti erano meticci, bouledogue francesi, boxer e pinscher, di età media 8 anni (8,2), 80/193 erano femmine, 113/193 maschi. La maggioranza dei soggetti sono pervenuti a visita oculistica nei mesi primaverili, ma dall'anamnesi, in base all'insorgenza del disagio, abbiamo rilevato un picco di insorgenza nei mesi autunnali. In 69 casi è stata effettuata GK e in 124 casi DB. Con entrambe le tecniche il tempo medio di guarigione era di 16 giorni. Due casi, dopo ripetuti trattamenti con entrambe le tecniche, hanno necessitato la cheratectomia superficiale. Conclusioni: Dal presente studio si evince che i cani prevalentemente colpiti sono meticci e che una maggior frequenza di SCCEDs sembra insorgere nel periodo autunnale, mettendo in evidenza un certo andamento stagionale della patologia corneale. I tempi di guarigione non differiscono nelle due tecniche di gestione terapeutica impiegate