Introduzione: Al genere Nocardia appartengono elementi filamentosi che producono un micelio aereo (ife vegetative) con tendenza alla frammentazione in cellule coccoidi o bastoncellari. Questi microrganismi vivono comunemente nel suolo come saprofiti su materiali organici in decomposizione e sono responsabili di alcune forme di malattia ad andamento cronico e a carattere pio-granulomatoso. Le sedi più frequenti sono quelle cutanee, polmonari e peritoneali. Solo occasionalmente sono colpiti: sistema nervoso centrale, ossa, articolazioni e occhio. Caso clinico: Un gatto Europeo, maschio, di 5 anni, FIV-FeLV negativo, era stato condotto in visita per la presenza di una neoformazione intraoculare, inizialmente di colore rosso e poi bianco-giallastra, a carico dell’occhio sinistro. Alla visita oftalmica, oltre alla massa in camera anteriore, si evidenziavano sinechie posteriori, cataratta e ipertono oculare. Il fondo oculare non era valutabile. Tra le diagnosi differenziali venivano incluse uveite anteriore o neoplasia intraoculare. Era stato successivamente eseguito un esame ecografico oculare dal quale era emersa anche una possibile rottura della lente. La terapia topica e sistemica effettuata non risultava efficace e, per tale ragione, l’occhio veniva enucleato. Conclusioni: L’esame istologico evidenziava una grave endoftalmite purulenta da Nocardia spp., non confermando la rottura della lente ipotizzata. Considerando lo stile di vita del gatto e la presenza nell’ambiente di piante grasse con aculei, l’ipotesi eziopatogenetica più plausibile era stata quella di un trauma perforante che poteva aver veicolato l’agente patogeno in sede intraoculare, anche se non erano presenti evidenti segni di lesione corneale d’ingresso. A conoscenza degli autori in bibliografia non sono presenti analoghe segnalazioni.
Un caso di endoftalmite purulenta infettiva da Nocardia in un gatto
Citi S.;Barsotti G.
2018-01-01
Abstract
Introduzione: Al genere Nocardia appartengono elementi filamentosi che producono un micelio aereo (ife vegetative) con tendenza alla frammentazione in cellule coccoidi o bastoncellari. Questi microrganismi vivono comunemente nel suolo come saprofiti su materiali organici in decomposizione e sono responsabili di alcune forme di malattia ad andamento cronico e a carattere pio-granulomatoso. Le sedi più frequenti sono quelle cutanee, polmonari e peritoneali. Solo occasionalmente sono colpiti: sistema nervoso centrale, ossa, articolazioni e occhio. Caso clinico: Un gatto Europeo, maschio, di 5 anni, FIV-FeLV negativo, era stato condotto in visita per la presenza di una neoformazione intraoculare, inizialmente di colore rosso e poi bianco-giallastra, a carico dell’occhio sinistro. Alla visita oftalmica, oltre alla massa in camera anteriore, si evidenziavano sinechie posteriori, cataratta e ipertono oculare. Il fondo oculare non era valutabile. Tra le diagnosi differenziali venivano incluse uveite anteriore o neoplasia intraoculare. Era stato successivamente eseguito un esame ecografico oculare dal quale era emersa anche una possibile rottura della lente. La terapia topica e sistemica effettuata non risultava efficace e, per tale ragione, l’occhio veniva enucleato. Conclusioni: L’esame istologico evidenziava una grave endoftalmite purulenta da Nocardia spp., non confermando la rottura della lente ipotizzata. Considerando lo stile di vita del gatto e la presenza nell’ambiente di piante grasse con aculei, l’ipotesi eziopatogenetica più plausibile era stata quella di un trauma perforante che poteva aver veicolato l’agente patogeno in sede intraoculare, anche se non erano presenti evidenti segni di lesione corneale d’ingresso. A conoscenza degli autori in bibliografia non sono presenti analoghe segnalazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.
