L’utilizzazione di informazioni personali in fase precontrattuale costituisce prassi ricorrente nel mondo degli affari, ma è in grado di generare effetti distorsivi in più direzioni: da qui l’esigenza di regolamentare le modalità d’uso delle informazioni personali. Il 1° gennaio 2005 è entrato in vigore il codice di deontologia e buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti: esso prescrive “modalità di trattamento a tutela dei diritti degli interessati da osservare nel perseguire finalità di tutela del credito e di contenimento dei relativi rischi, in modo da agevolare anche l’accesso al credito al consumo e ridurre il rischio di eccessivo indebitamento da parte degli interessati”. Il saggio sviluppa l’indagine lungo un doppio itinerario: dalle regole generali al codice; dal codice alle regole generali. Quanto al primo livello di indagine, le regole generali in materia di trattamento, calate nel contesto specifico, si traducono in garanzie di maggiore trasparenza; individuano le categorie di soggetti che possono partecipare a questi ampi circuiti informativi; precisano le modalità di accesso ai dati, nonché le misure da assumere per garantirne la sicurezza e la riservatezza; fissano tempi di segnalazione delle morosità e di conservazione dei dati positivi e negativi; stabiliscono procedure semplificate per l'esercizio da parte degli interessati dei diritti di accesso, rettifica o cancellazione dei dati; enunciano i principi da rispettare in caso di uso di tecniche di elaborazione di giudizi o punteggi sul grado di affidabilità e solvibilità della clientela (il c.d. credit scoring) e di acquisizione di dati provenienti anche da altri registri, banche dati o archivi di fonte pubblica. Il secondo itinerario di indagine procede in senso inverso rispetto a quello precedente, per risalire dal piano delle regole specifiche dettate dal codice deontologico al piano delle regole generali.
Il codice deontologico per le centrali-rischi private
PELLECCHIA, ENZA
2005-01-01
Abstract
L’utilizzazione di informazioni personali in fase precontrattuale costituisce prassi ricorrente nel mondo degli affari, ma è in grado di generare effetti distorsivi in più direzioni: da qui l’esigenza di regolamentare le modalità d’uso delle informazioni personali. Il 1° gennaio 2005 è entrato in vigore il codice di deontologia e buona condotta per i sistemi informativi gestiti da soggetti privati in tema di crediti al consumo, affidabilità e puntualità nei pagamenti: esso prescrive “modalità di trattamento a tutela dei diritti degli interessati da osservare nel perseguire finalità di tutela del credito e di contenimento dei relativi rischi, in modo da agevolare anche l’accesso al credito al consumo e ridurre il rischio di eccessivo indebitamento da parte degli interessati”. Il saggio sviluppa l’indagine lungo un doppio itinerario: dalle regole generali al codice; dal codice alle regole generali. Quanto al primo livello di indagine, le regole generali in materia di trattamento, calate nel contesto specifico, si traducono in garanzie di maggiore trasparenza; individuano le categorie di soggetti che possono partecipare a questi ampi circuiti informativi; precisano le modalità di accesso ai dati, nonché le misure da assumere per garantirne la sicurezza e la riservatezza; fissano tempi di segnalazione delle morosità e di conservazione dei dati positivi e negativi; stabiliscono procedure semplificate per l'esercizio da parte degli interessati dei diritti di accesso, rettifica o cancellazione dei dati; enunciano i principi da rispettare in caso di uso di tecniche di elaborazione di giudizi o punteggi sul grado di affidabilità e solvibilità della clientela (il c.d. credit scoring) e di acquisizione di dati provenienti anche da altri registri, banche dati o archivi di fonte pubblica. Il secondo itinerario di indagine procede in senso inverso rispetto a quello precedente, per risalire dal piano delle regole specifiche dettate dal codice deontologico al piano delle regole generali.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.