Il “conflitto in miniatura” che oppose la Francia alla Tunisia nel luglio del 1961 per la base aereonavale di Biserta fu un evento di portata internazionale che mise alla prova la politica estera italiana sotto molteplici aspetti. Il terzo governo Fanfani (27 luglio 1960 – 2 febbraio 1962) infatti dovette cercare di trovare una posizione di equilibrio rispetto a interessi e attori di per sé divergenti e per loro natura incompatibili, ovvero con l’alleato francese e la solidarietà atlantica, con i rapporti con la Tunisia, che, nonostante i rimpatri, ospitava ancora la più grande comunità italiana del Mediterraneo, con l’opinione pubblica italiana fondamentalmente contraria alle operazioni militari francesi a Biserta. Il conflitto del 1961 quindi come un impegnativo banco di prova per l’Italia dello statista aretino, che, seppur in modo meno marcato rispetto ai suoi primi esecutivi, cercava di conciliare le direttrici europeistiche e atlantiche, con quella dei principi afferenti al neo-atlantismo.

L’Italia e la Crisi di Biserta dell’estate del 1961, ovvero una politica in bilico tra neutralità, atlantismo e deboli cenni di neo-atlantismo

Francesco Tamburini
Primo
2019-01-01

Abstract

Il “conflitto in miniatura” che oppose la Francia alla Tunisia nel luglio del 1961 per la base aereonavale di Biserta fu un evento di portata internazionale che mise alla prova la politica estera italiana sotto molteplici aspetti. Il terzo governo Fanfani (27 luglio 1960 – 2 febbraio 1962) infatti dovette cercare di trovare una posizione di equilibrio rispetto a interessi e attori di per sé divergenti e per loro natura incompatibili, ovvero con l’alleato francese e la solidarietà atlantica, con i rapporti con la Tunisia, che, nonostante i rimpatri, ospitava ancora la più grande comunità italiana del Mediterraneo, con l’opinione pubblica italiana fondamentalmente contraria alle operazioni militari francesi a Biserta. Il conflitto del 1961 quindi come un impegnativo banco di prova per l’Italia dello statista aretino, che, seppur in modo meno marcato rispetto ai suoi primi esecutivi, cercava di conciliare le direttrici europeistiche e atlantiche, con quella dei principi afferenti al neo-atlantismo.
2019
Tamburini, Francesco
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/965479
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