La riproposizione di edifici a pianta ricalcante prestigiosi 'exempla' della Terrasanta attuata nel corso del XII e del XIII secolo dagli Ordini militari è qui riesaminata, con particolare riguardo ai suoi aspetti icnografici e compositivi. Alla luce dell'analisi dei monumenti richiamantisi ai modelli gerosolimitani e sulla base delle fonti grafiche originali, sinora sottovalutate, si avanza l'ipotesi che la scelta dei modelli possa avere riguardato anche episodi architettonici di per sé estranei all'architettura religiosa cristiana ma già all'epoca insistenti su siti venerati, come la Cupola della Roccia, che mostra di essere stata scelta a richiamare il Templum Domini così come la forma cupolata dell'Anastasis della basilica del Santo Sepolcro era citata a ricordare l'originaria memoria del luogo della sepoltura e resurrezione di Cristo. Se ne ricava l'esistenza di un quadro di richiamo ai Loca Sancta molto spesso intenzionalmente schematico, seppur dotato di una precisa volontà di appropriazione del valore simbolico di quei siti da parte degli Ordini militari o delle città che furono tra i protagonisti della loro riconquista in età crociata.

Il Santo Sepolcro e gli ordini Militari: appropriazione di un simbolo e diffusione di un culto tra XII e XIV secolo

ASCANI, VALERIO
2005-01-01

Abstract

La riproposizione di edifici a pianta ricalcante prestigiosi 'exempla' della Terrasanta attuata nel corso del XII e del XIII secolo dagli Ordini militari è qui riesaminata, con particolare riguardo ai suoi aspetti icnografici e compositivi. Alla luce dell'analisi dei monumenti richiamantisi ai modelli gerosolimitani e sulla base delle fonti grafiche originali, sinora sottovalutate, si avanza l'ipotesi che la scelta dei modelli possa avere riguardato anche episodi architettonici di per sé estranei all'architettura religiosa cristiana ma già all'epoca insistenti su siti venerati, come la Cupola della Roccia, che mostra di essere stata scelta a richiamare il Templum Domini così come la forma cupolata dell'Anastasis della basilica del Santo Sepolcro era citata a ricordare l'originaria memoria del luogo della sepoltura e resurrezione di Cristo. Se ne ricava l'esistenza di un quadro di richiamo ai Loca Sancta molto spesso intenzionalmente schematico, seppur dotato di una precisa volontà di appropriazione del valore simbolico di quei siti da parte degli Ordini militari o delle città che furono tra i protagonisti della loro riconquista in età crociata.
2005
Ascani, Valerio
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