La vicenda delle pratiche neutraliste e del loro successo nel territorio pisano si configura come la storia di un ampio spettro di iniziative che la «città proletaria» e la sua provincia ribelle, raccontate dalla letteratura prima che dalla storiografia, oppongono sotto la guida di un’inedita alleanza fra anarchici e socialisti alla mobilitazione interventista, orchestrata prevalentemente dagli ex compagni di avventura rivoluzionaria che si (ri)scoprono prima italiani che repubblicani. In palio c’è l’egemonia sulle classi popolari della città e delle campagna urbanizzata piuttosto che il corso della politica italiana rispetto alla «grande guerra».

Pisa

Fruci Gian Luca
2015-01-01

Abstract

La vicenda delle pratiche neutraliste e del loro successo nel territorio pisano si configura come la storia di un ampio spettro di iniziative che la «città proletaria» e la sua provincia ribelle, raccontate dalla letteratura prima che dalla storiografia, oppongono sotto la guida di un’inedita alleanza fra anarchici e socialisti alla mobilitazione interventista, orchestrata prevalentemente dagli ex compagni di avventura rivoluzionaria che si (ri)scoprono prima italiani che repubblicani. In palio c’è l’egemonia sulle classi popolari della città e delle campagna urbanizzata piuttosto che il corso della politica italiana rispetto alla «grande guerra».
2015
Fruci, GIAN LUCA
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