L'A. tratta dell'istituto del fermo dei beni mobili registrati, cominciando con delinearne l'evoluzione normativa, a partire dalla sua recente introduzione nell'ordinamento fiscale. Dopo avere analizzato le principali modifiche apportate ad esso da quando è in vigore, ed essersi soffermato sulle questioni ad esso strettamente inerenti, quali la legittimità costituzionale e i vuoti normativi, passa ad esaminare la natura giuridica del fermo, sulla quale il dibattito è ancora acceso. L'A. approfondisce il contenzioso in merito, elencando le principali posizioni espresse dalla dottrina, che qualificano l'istituto di volta in volta: come atto della procedura coattiva; come provvedimento di natura cautelare; come atto di competenza del giudice amministrativo. Dal canto suo ritiene che la natura giuridica del fermo dei beni mobili sia mutata sostanzialmente con l'ultima riforma, divenendo uno strumento dotato di presupposti identici al pignoramento nelle mani del concessionario. L'A. descrive poi i mezzi di tutela del contribuente, presentando il quadro normativo che permette di far fronte al fermo, e indicando le autorità e competenze deputate a raccogliere le opposizioni al provvedimento di fermo. Infine si dedica a risolvere la questione degli strumenti di difesa del contribuente in caso di fermo inaspettato, concludendo con il sostenere l'instaurazione della controversia di fronte alle Commissioni tributarie.
Il fermo dei beni mobili registrati
BOLETTO, GIULIA
2005-01-01
Abstract
L'A. tratta dell'istituto del fermo dei beni mobili registrati, cominciando con delinearne l'evoluzione normativa, a partire dalla sua recente introduzione nell'ordinamento fiscale. Dopo avere analizzato le principali modifiche apportate ad esso da quando è in vigore, ed essersi soffermato sulle questioni ad esso strettamente inerenti, quali la legittimità costituzionale e i vuoti normativi, passa ad esaminare la natura giuridica del fermo, sulla quale il dibattito è ancora acceso. L'A. approfondisce il contenzioso in merito, elencando le principali posizioni espresse dalla dottrina, che qualificano l'istituto di volta in volta: come atto della procedura coattiva; come provvedimento di natura cautelare; come atto di competenza del giudice amministrativo. Dal canto suo ritiene che la natura giuridica del fermo dei beni mobili sia mutata sostanzialmente con l'ultima riforma, divenendo uno strumento dotato di presupposti identici al pignoramento nelle mani del concessionario. L'A. descrive poi i mezzi di tutela del contribuente, presentando il quadro normativo che permette di far fronte al fermo, e indicando le autorità e competenze deputate a raccogliere le opposizioni al provvedimento di fermo. Infine si dedica a risolvere la questione degli strumenti di difesa del contribuente in caso di fermo inaspettato, concludendo con il sostenere l'instaurazione della controversia di fronte alle Commissioni tributarie.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.