La recente policy europea in materia di salvaguardia del diritto all’autodeterminazione informativa rap- presenta l’occasione per interrogarsi, più in generale, sulla tenuta dei diritti fondamentali, non soltanto nello spettro del processo penale, ma altresì al cospetto di un apparato preventivo sempre più “in espansione”. Muovendo dai contenuti della Direttiva 2016/680/UE, in un raffronto peraltro costante con la disciplina di attuazione interna all’ordinamento italiano, l’analisi si appunta su talune tematiche centrali quali il rispetto del principio di proporzionalità, della presunzione di non colpevolezza e dei canoni decisori classici a fronte dell’impiego delle nuove tecnologie e dei sistemi di IA nell’ambito della giustizia penale.
Giudizio penale, habeas data e garanzie fondamentali
Benedetta Galgani
2019-01-01
Abstract
La recente policy europea in materia di salvaguardia del diritto all’autodeterminazione informativa rap- presenta l’occasione per interrogarsi, più in generale, sulla tenuta dei diritti fondamentali, non soltanto nello spettro del processo penale, ma altresì al cospetto di un apparato preventivo sempre più “in espansione”. Muovendo dai contenuti della Direttiva 2016/680/UE, in un raffronto peraltro costante con la disciplina di attuazione interna all’ordinamento italiano, l’analisi si appunta su talune tematiche centrali quali il rispetto del principio di proporzionalità, della presunzione di non colpevolezza e dei canoni decisori classici a fronte dell’impiego delle nuove tecnologie e dei sistemi di IA nell’ambito della giustizia penale.File | Dimensione | Formato | |
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