Il capitolo di cui mi occupo si propone di offrire una panoramica il più possibile approfondita di una categoria sociale alquanto trascurata negli studi moderni, quella dei funzionari pubblici in servizio presso i magistrati romani: gli apparitores. Si dà anzitutto spazio alla storia della categoria, nei limiti entro cui è possibile ricostruirla, sottolineando come il suo ruolo istituzionale e la sua posizione sociale cambino sensibilmente nel passaggio dalla Repubblica al Principato. L’analisi si concentra in particolare sul profilo degli apparitores durante la Repubblica, lasciando ad un’apposita sezione la loro evoluzione in età imperiale. Le diverse cariche sono esaminate singolarmente (scribae, praecones, viatores, lictores) e per ciascuna sono indicate funzioni e competenze. Una sezione a parte è riservata alla descrizione dell’inquadramento istituzionale e delle modalità di arruolamento, senza tacere le problematiche sollevate da questi aspetti e offrendo qualche possibile soluzione. Specifica attenzione è inoltre riservata alla sfera di competenze e alla formazione degli apparitores, e degli scribae in particolare. C si sofferma peraltro sull’estrazione sociale dei funzionari, sulla considerazione di cui godevano, sull’influenza esercitata e sulle opportunità di ascesa sociale che la professione offriva. Ciò dà modo, da una parte, di indagare il ruolo delle liaison clientelari nella costituzione del gruppo cui i funzionari afferivano e, dall’altra, di osservare come essi siano tra i membri più cospicui di quella sezione della società dotata di dignità, autocoscienza, e un buon livello culturale che Paul Veyne paragonava ad una middle class ante litteram.
Le attività amministrative
Andrea Angius
2016-01-01
Abstract
Il capitolo di cui mi occupo si propone di offrire una panoramica il più possibile approfondita di una categoria sociale alquanto trascurata negli studi moderni, quella dei funzionari pubblici in servizio presso i magistrati romani: gli apparitores. Si dà anzitutto spazio alla storia della categoria, nei limiti entro cui è possibile ricostruirla, sottolineando come il suo ruolo istituzionale e la sua posizione sociale cambino sensibilmente nel passaggio dalla Repubblica al Principato. L’analisi si concentra in particolare sul profilo degli apparitores durante la Repubblica, lasciando ad un’apposita sezione la loro evoluzione in età imperiale. Le diverse cariche sono esaminate singolarmente (scribae, praecones, viatores, lictores) e per ciascuna sono indicate funzioni e competenze. Una sezione a parte è riservata alla descrizione dell’inquadramento istituzionale e delle modalità di arruolamento, senza tacere le problematiche sollevate da questi aspetti e offrendo qualche possibile soluzione. Specifica attenzione è inoltre riservata alla sfera di competenze e alla formazione degli apparitores, e degli scribae in particolare. C si sofferma peraltro sull’estrazione sociale dei funzionari, sulla considerazione di cui godevano, sull’influenza esercitata e sulle opportunità di ascesa sociale che la professione offriva. Ciò dà modo, da una parte, di indagare il ruolo delle liaison clientelari nella costituzione del gruppo cui i funzionari afferivano e, dall’altra, di osservare come essi siano tra i membri più cospicui di quella sezione della società dotata di dignità, autocoscienza, e un buon livello culturale che Paul Veyne paragonava ad una middle class ante litteram.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.