Saggio strutturato in cinque sottocapitoli, dedicato all'opera di Rid Gračëv (1935-2004), scrittore, poeta e saggista, che agli inizi degli anni Sessanta è una delle grandi promesse della letteratura di Leningrado. Vera Panova lo celebra come il più brillante autore della nuova generazione. I contemporanei, tra cui Andrej Bitov, Iosif Brodskij e Sergej Dovlatov ne riconoscono l’indiscusso talento, ma la sua consacrazione a metà anni Sessanta è vanificata da due forze ineffabili: la censura e la pazzia.

Il giovane Rid. Lo straniato dissenso di uno scrittore ai margini

Marco Sabbatini
2019-01-01

Abstract

Saggio strutturato in cinque sottocapitoli, dedicato all'opera di Rid Gračëv (1935-2004), scrittore, poeta e saggista, che agli inizi degli anni Sessanta è una delle grandi promesse della letteratura di Leningrado. Vera Panova lo celebra come il più brillante autore della nuova generazione. I contemporanei, tra cui Andrej Bitov, Iosif Brodskij e Sergej Dovlatov ne riconoscono l’indiscusso talento, ma la sua consacrazione a metà anni Sessanta è vanificata da due forze ineffabili: la censura e la pazzia.
2019
Sabbatini, Marco
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