Negli ultimi anni, l'impiego delle microonde ha trovato numerosi campi di applicazione sia a livello industriale sia di ricerca accademica in processi che finora prevedevano il riscaldamento di materiali attraverso metodi convenzionali che spesso non consentono un’efficiente e rapida conduzione della reazione. In questo contesto, la reazione di idrolisi è stata studiata sia per via termica sia mediante l’impiego delle microonde: l’approccio innovativo con le microonde consente, rispetto al riscaldamento tradizionale, un notevole risparmio sui tempi di reazione, un significativo risparmio energetico ed un miglioramento delle rese verso i prodotti di interesse. Più specificatamente, è stata investigata la conversione catalitica di biomasse di scarto come segatura di legno, fanghi di cartiera, costole di tabacco e paglia di cereali a dare acido levulinico, raggiungendo rese fino all’75 % della resa teorica massima ottenibile, risultati sicuramente interessanti e promettenti, valorizzati anche dal fatto di partire da materiale di scarto. Le microonde sono state inoltre impiegate per la medesima reazione di idrolisi partendo da biomasse erbacee come la canna comune, il miscanto ed il sorgo mostrando non soltanto i vantaggi sopra elencati ma anche una notevole diminuzione delle reazioni di degradazione dei prodotti ottenuti. Le microonde sono state anche impiegate per lo studio e l’ottimizzazione del processo di declorurazione di policlorobifenili (PCB) presenti in miscele oleose.

La tecnica microonde per il miglioramento di processi di interesse ambientale nella valorizzazione delle biomasse

Anna Maria Raspolli Galletti;Giorgio Valentini;Claudia Antonetti;Domenico Licursi;Marco Martinelli
2013-01-01

Abstract

Negli ultimi anni, l'impiego delle microonde ha trovato numerosi campi di applicazione sia a livello industriale sia di ricerca accademica in processi che finora prevedevano il riscaldamento di materiali attraverso metodi convenzionali che spesso non consentono un’efficiente e rapida conduzione della reazione. In questo contesto, la reazione di idrolisi è stata studiata sia per via termica sia mediante l’impiego delle microonde: l’approccio innovativo con le microonde consente, rispetto al riscaldamento tradizionale, un notevole risparmio sui tempi di reazione, un significativo risparmio energetico ed un miglioramento delle rese verso i prodotti di interesse. Più specificatamente, è stata investigata la conversione catalitica di biomasse di scarto come segatura di legno, fanghi di cartiera, costole di tabacco e paglia di cereali a dare acido levulinico, raggiungendo rese fino all’75 % della resa teorica massima ottenibile, risultati sicuramente interessanti e promettenti, valorizzati anche dal fatto di partire da materiale di scarto. Le microonde sono state inoltre impiegate per la medesima reazione di idrolisi partendo da biomasse erbacee come la canna comune, il miscanto ed il sorgo mostrando non soltanto i vantaggi sopra elencati ma anche una notevole diminuzione delle reazioni di degradazione dei prodotti ottenuti. Le microonde sono state anche impiegate per lo studio e l’ottimizzazione del processo di declorurazione di policlorobifenili (PCB) presenti in miscele oleose.
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