Negli ultimi decenni, il tramonto del paradigma razional-comprensivo ed il profondo cambiamento della scienza che va sotto il nome di nuova “scienza della complessità” hanno favorito l’avvento di un’età dell’incertezza, segnata dalla consapevolezza dell’inadeguatezza degli strumenti di conoscenza e dalla mutazione della pianificazione, sempre più lontana dalla tradizionale concezione di un’azione lineare e ideologicamente orientata e sempre più aderente alle forme di un complesso meccanismo sociale auto-organizzato. Ci si chiede se in una simile stagione sia ancora possibile e proponibile un ruolo dei modelli di analisi territoriale che, paradossalmente, i rilevanti sviluppi tecnologici e la sconfinata disponibilità di dati e informazioni renderebbero oggi come non mai concretamente utilizzabili.
I modelli nella stagione della pianificazione debole
Cutini V.
2019-01-01
Abstract
Negli ultimi decenni, il tramonto del paradigma razional-comprensivo ed il profondo cambiamento della scienza che va sotto il nome di nuova “scienza della complessità” hanno favorito l’avvento di un’età dell’incertezza, segnata dalla consapevolezza dell’inadeguatezza degli strumenti di conoscenza e dalla mutazione della pianificazione, sempre più lontana dalla tradizionale concezione di un’azione lineare e ideologicamente orientata e sempre più aderente alle forme di un complesso meccanismo sociale auto-organizzato. Ci si chiede se in una simile stagione sia ancora possibile e proponibile un ruolo dei modelli di analisi territoriale che, paradossalmente, i rilevanti sviluppi tecnologici e la sconfinata disponibilità di dati e informazioni renderebbero oggi come non mai concretamente utilizzabili.File | Dimensione | Formato | |
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