Il tema della gestione del rischio è determinante nell’esercizio dell’impresa, tanto nel settore finanziario quanto in quello industriale. Ne è derivato il progressivo perfezionamento di tecniche di gestione dei rischi nell’ottica di prevenzione degli stessi. Le imprese, soprattutto quelle quotate, sono chiamate a “investire” nella prevenzione dei rischi aziendali al fine di rassicurare il mercato finanziario nella prospettiva di una loro corretta valutazione. A questo obiettivo tendono le “best practices” di corporate governance volte a realizzare un controllo dell’agire imprenditoriale nella prospettiva della sua maggiore efficienza. In tale contesto si colloca la funzione del comitato di controllo e rischi, che deve svolgere attività di supporto consulenziale, istruttoria e preparatoria per la valutazione del sistema di controllo interno, rivelandosi componente essenziale del procedimento di formazione delle decisioni del board. Al riguardo, tanto la letteratura accademica quanto i “practitioners” hanno sollevato un vivace dibattito sui “soft factors” di un effective audit committee sui riflessi che gli stessi possono determinare sulla performance. È su tale questione che si incentra il presente lavoro, articolato in un iniziale framework teorico, e completato con una ricerca empirica, svolta su un campione di società italiane quotate “non financial”, in listino tra il 2005 e il 2015.
Composizione e attività svolte dal comitato controllo e rischi. Analisi del contributo alla creazione di valore per le aziende
Lucia Calvosa;Giovanna Mariani;
2019-01-01
Abstract
Il tema della gestione del rischio è determinante nell’esercizio dell’impresa, tanto nel settore finanziario quanto in quello industriale. Ne è derivato il progressivo perfezionamento di tecniche di gestione dei rischi nell’ottica di prevenzione degli stessi. Le imprese, soprattutto quelle quotate, sono chiamate a “investire” nella prevenzione dei rischi aziendali al fine di rassicurare il mercato finanziario nella prospettiva di una loro corretta valutazione. A questo obiettivo tendono le “best practices” di corporate governance volte a realizzare un controllo dell’agire imprenditoriale nella prospettiva della sua maggiore efficienza. In tale contesto si colloca la funzione del comitato di controllo e rischi, che deve svolgere attività di supporto consulenziale, istruttoria e preparatoria per la valutazione del sistema di controllo interno, rivelandosi componente essenziale del procedimento di formazione delle decisioni del board. Al riguardo, tanto la letteratura accademica quanto i “practitioners” hanno sollevato un vivace dibattito sui “soft factors” di un effective audit committee sui riflessi che gli stessi possono determinare sulla performance. È su tale questione che si incentra il presente lavoro, articolato in un iniziale framework teorico, e completato con una ricerca empirica, svolta su un campione di società italiane quotate “non financial”, in listino tra il 2005 e il 2015.File | Dimensione | Formato | |
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