Molti acceleratori lineari usati in radioterapia (linac) producono elettroni e fotoni di elevata energia (10 MeV), tali da indurre la creazione di fotoneutroni mediante reazioni (, n). Al crescere dell’energia diventa sempre meno trascurabile il contributo alla dose totale (in primis al paziente ma anche, direttamente e indirettamente, agli operatori sanitari) dei fotoneutroni originati principalmente nella testata del linac, nelle strutture circostanti e in aria. A tali energie infatti, la sezione d’urto di produzione di fotoneutroni per reazioni con alcuni materiali della testata, come il tungsteno, aumenta notevolmente, e nel range energetico dei neutroni veloci emessi (dell’ordine di 1 MeV), per le proprietà radiobiologiche delle radiazioni ad alto LET, aumenta di ordini di grandezza il fattore di conversione fluenza neutronicadose efficace. Lo scopo di questa ricerca è stato di confrontare e riallineare le risposte di diversi rem counter utilizzati nell’area nordovest della Toscana esponendoli a neutroni prodotti da fasci X di qualità diverse, tra cui quelli da sorgenti Am-Be (tipicamente utilizzate anche per la calibrazione di strumenti siffatti) e quelli prodotti da linac polienergetici operanti negli ospedali di Lucca, Livorno e Massa Carrara. La grandezza utilizzata per l’interconfronto è stata l’equivalente di dose ambientale H*(10). Sono stati ottenuti dei grafici in cui è stato rappresentato lo scostamento dei diversi strumenti da quello di riferimento (fornito da INFN Pisa e recentemente calibrato) sia per sorgenti Am-Be che per spettri neutronici prodotti da linac per radioterapia a diverse qualità della radiazione X. La disponibilità di un rem counter calibrato ha consentito di riallineare le risposte degli altri strumenti e di avere quindi la possibilità di correggere e confrontare in maniera non ambigua le misure effettuate presso centri diversi. Questo confronto è stato inoltre arricchito dal contributo del rem counter LUPIN messo a disposizione dal Politecnico di Milano e particolarmente indicato per misure in campi pulsati di alta intensità.
Interconfronto multicentrico per rivelatori di neutroni in radioterapia
Alticozzi L.;Barca P.;Ciolini R.;d’Errico F.;Gagliardi V.;Lorenzini E.;Rosso V.;Tucciariello R. M.;Tofani A.
2019-01-01
Abstract
Molti acceleratori lineari usati in radioterapia (linac) producono elettroni e fotoni di elevata energia (10 MeV), tali da indurre la creazione di fotoneutroni mediante reazioni (, n). Al crescere dell’energia diventa sempre meno trascurabile il contributo alla dose totale (in primis al paziente ma anche, direttamente e indirettamente, agli operatori sanitari) dei fotoneutroni originati principalmente nella testata del linac, nelle strutture circostanti e in aria. A tali energie infatti, la sezione d’urto di produzione di fotoneutroni per reazioni con alcuni materiali della testata, come il tungsteno, aumenta notevolmente, e nel range energetico dei neutroni veloci emessi (dell’ordine di 1 MeV), per le proprietà radiobiologiche delle radiazioni ad alto LET, aumenta di ordini di grandezza il fattore di conversione fluenza neutronicadose efficace. Lo scopo di questa ricerca è stato di confrontare e riallineare le risposte di diversi rem counter utilizzati nell’area nordovest della Toscana esponendoli a neutroni prodotti da fasci X di qualità diverse, tra cui quelli da sorgenti Am-Be (tipicamente utilizzate anche per la calibrazione di strumenti siffatti) e quelli prodotti da linac polienergetici operanti negli ospedali di Lucca, Livorno e Massa Carrara. La grandezza utilizzata per l’interconfronto è stata l’equivalente di dose ambientale H*(10). Sono stati ottenuti dei grafici in cui è stato rappresentato lo scostamento dei diversi strumenti da quello di riferimento (fornito da INFN Pisa e recentemente calibrato) sia per sorgenti Am-Be che per spettri neutronici prodotti da linac per radioterapia a diverse qualità della radiazione X. La disponibilità di un rem counter calibrato ha consentito di riallineare le risposte degli altri strumenti e di avere quindi la possibilità di correggere e confrontare in maniera non ambigua le misure effettuate presso centri diversi. Questo confronto è stato inoltre arricchito dal contributo del rem counter LUPIN messo a disposizione dal Politecnico di Milano e particolarmente indicato per misure in campi pulsati di alta intensità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.