Il saggio esamina la consistenza della letteratura femminile del Sessantotto e dintorni, dalla narrativa (Ceresa, Ferrante, Ginzburg, Maraini, Ramondino, Ravera, Sereni, Vasio) alla poesia (Rosselli, Cavalli, Frabotta) al giornalismo (Cederna, Fallaci, Pivano) alla pubblicistica femminista (Accardi-Lonzi, Gianini Belotti, Melandri) e politica (Rossanda) collocandola nel contesto storico-politico e riflettendo sulle ragioni del vuoto d’attenzione da parte della storiografia letteraria. Il saggio svolge, in particolare, una lettura in parallelo del Mondo salvato dai ragazzini diElsa Morante e delle Ragazze di maggio di Alba de Céspedes.
Il Sessantotto delle scrittrici: considerazioni storiografiche (con note su "Il mondo salvato dai ragazzini" di Elsa Morante e su "Le ragazze di maggio" di Alba de Céspedes)
Andreoni, A
2020-01-01
Abstract
Il saggio esamina la consistenza della letteratura femminile del Sessantotto e dintorni, dalla narrativa (Ceresa, Ferrante, Ginzburg, Maraini, Ramondino, Ravera, Sereni, Vasio) alla poesia (Rosselli, Cavalli, Frabotta) al giornalismo (Cederna, Fallaci, Pivano) alla pubblicistica femminista (Accardi-Lonzi, Gianini Belotti, Melandri) e politica (Rossanda) collocandola nel contesto storico-politico e riflettendo sulle ragioni del vuoto d’attenzione da parte della storiografia letteraria. Il saggio svolge, in particolare, una lettura in parallelo del Mondo salvato dai ragazzini diElsa Morante e delle Ragazze di maggio di Alba de Céspedes.File | Dimensione | Formato | |
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