Nelle città italiane rivolte, sollevazioni e proteste tendevano ad avere un carattere socialmente trasversale. Nonostante ciò, le fonti mostrano una partecipazione maggioritaria degli strati inferiori del mondo produttivo, piccoli bottegai, artigiani, salariati, spesso indicati nelle cronache con l’etichetta « popolo minuto ». La prima parte dell’articolo porta l’attenzione sul fatto che dagli ultimi decenni del Duecento le sollevazioni di gruppi di cittadini appartenenti al popolo minuto divennero estremamente frequenti; talmente frequenti che, più che eventi eccezionali, rotture imprevedibili dell’ordine politico, è forse opportuno considerarle parte integrante di questo stesso ordine, del normale funzionamento dei sistemi politici tardocomunali. Si propongono quindi alcune ipotesi sulle ragioni per cui le rivolte divennero così numerose proprio a partire dalla fine del Duecento. La seconda parte si sofferma invece sulle nuove forme di protagonismo politico del popolo minuto che si manifestarono nella seconda metà del Trecento. Anche in questo caso si propongono alcune considerazioni sul contesto politico che favorì il manifestarsi di questa nuova vitalità.
Le rivolte dei poveri. Alcune considerazioni sulle forme di mobilitazione del popolo minuto nelle città comunali italiane (XIII-XIV secolo)
Poloni Alma
2023-01-01
Abstract
Nelle città italiane rivolte, sollevazioni e proteste tendevano ad avere un carattere socialmente trasversale. Nonostante ciò, le fonti mostrano una partecipazione maggioritaria degli strati inferiori del mondo produttivo, piccoli bottegai, artigiani, salariati, spesso indicati nelle cronache con l’etichetta « popolo minuto ». La prima parte dell’articolo porta l’attenzione sul fatto che dagli ultimi decenni del Duecento le sollevazioni di gruppi di cittadini appartenenti al popolo minuto divennero estremamente frequenti; talmente frequenti che, più che eventi eccezionali, rotture imprevedibili dell’ordine politico, è forse opportuno considerarle parte integrante di questo stesso ordine, del normale funzionamento dei sistemi politici tardocomunali. Si propongono quindi alcune ipotesi sulle ragioni per cui le rivolte divennero così numerose proprio a partire dalla fine del Duecento. La seconda parte si sofferma invece sulle nuove forme di protagonismo politico del popolo minuto che si manifestarono nella seconda metà del Trecento. Anche in questo caso si propongono alcune considerazioni sul contesto politico che favorì il manifestarsi di questa nuova vitalità.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.