L’intervento indaga le forme del potere nella narrativa di Luca Rastello (1961-2015), che appare una critica al discorso dominante: il dispositivo di controllo che determina ciò che si deve dire (Barthes). Rastello sovverte alle fondamenta il discorso, permet- tendo al lettore di accedere a una verità diversa da quella del senso comune (la diffe- renza tra vittime e carnefici; l’idea che i giovani del Settantasette siano stati sconfitti; la visione del mondo del volontariato come intrinsecamente positivo). La scrittura di Rastello vive nel destabilizzare le opposizioni nette (ciò che l’autore chiamava la «stra- tegia dell’eschimese»). Inoltre egli illumina la fonte ultima del potere: «dom argent».
Discorsi del potere e discorsi romanzeschi. La resistenza del romanzo secondo Luca Rastello
Carlo Tirinanzi De Medici
2023-01-01
Abstract
L’intervento indaga le forme del potere nella narrativa di Luca Rastello (1961-2015), che appare una critica al discorso dominante: il dispositivo di controllo che determina ciò che si deve dire (Barthes). Rastello sovverte alle fondamenta il discorso, permet- tendo al lettore di accedere a una verità diversa da quella del senso comune (la diffe- renza tra vittime e carnefici; l’idea che i giovani del Settantasette siano stati sconfitti; la visione del mondo del volontariato come intrinsecamente positivo). La scrittura di Rastello vive nel destabilizzare le opposizioni nette (ciò che l’autore chiamava la «stra- tegia dell’eschimese»). Inoltre egli illumina la fonte ultima del potere: «dom argent».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.