Circa il 20% della popolazione italiana fuma regolarmente sigarette di tabacco, statistica che si complica quando si considerano le tipologie alternative di sigarette in aumento in commercio. Il fumo patologico di tabacco è infatti un noto fattore di rischio per lo sviluppo di malattie oncologiche, cardiovascolari e respiratorie e per l’abbassamento dell’aspettativa di vita. In Italia, sono oltre 90.000 i decessi ogni anno per patologie connesse all’esposizione e al consumo di nicotina. I protocolli basati sulla mindfulness che si associano alla terza generazione di psicoterapie cognitivo comportamentali rappresentano uno strumento di grande efficacia nel contesto clinico, sia per gli operatori sanitari che per i pazienti. I protocolli mindfulness-based nell’ambito delle dipendenze e in particolare per la cessazione del fumo di sigaretta potrebbero rappresentare un valido supporto alle farmacoterapie tradizionali e, laddove queste non fossero efficaci, un’opzione alternativa da offrire ai soggetti interessati. La pratica della meditazione all’interno di un programma mindfulness-based è mirata ad insegnare agli individui come prestare attenzione al momento presente, così da facilitare la presa di consapevolezza dei propri stati interni, dei sintomi legati all’astinenza, dei pensieri legati alla dipendenza dal fumo e dei comportamenti tipici come il craving per la sostanza. Le prove di efficacia degli interventi mindfulness in questo ambito sono ancora limitate, sebbene alcuni studi abbiano dimostrato la non inferiorità degli stessi alla CBT tradizionale. Praticare la mindfulness rappresenta inoltre un fattore di protezione per lo sviluppo delle ricadute. Obiettivo del presente studio pilota è stato quello di valutare l’efficacia del protocollo basato sulla mindfulness per le dipendenze (Mindfulness-Oriented Recovery Enhancement; MORE; Garland, 2013) all’interno di gruppi di soggetti (N=25, F: 40%) dipendenti da nicotina, che hanno già completato senza esito positivo il percorso di cessazione del fumo presso il Centro per lo studio del trattamento al tabagismo CeST dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP). Gli obiettivi secondari comprendevano la valutazione dell’efficacia del protocollo rispetto alla riduzione del distress psicologico e acquisizione di abilità di mindfulness. Allo scopo è stata somministrata una batteria di test psicologici al fine di indagare: livelli di ansia (STAI Y1 e 2), stress percepito (PSS) e depressione (BDI-II), qualità del sonno (PSQI), mindfulness di stato e di tratto (MAAS; FFMQ) e abitudini sul fumo (FTND). I risultati preliminari dello studio offrono importanti spunti di riflessione legati alla compliance al trattamento da parte di questo tipo di pazienti, ai punti di forza e debolezza dell’applicazione degli interventi mindfulness in questo contesto e alla riduzione osservata dei comportamenti legati al fumo di sigaretta e di alcune delle variabili indagate.
Cessazione del fumo di sigarette di tabacco in individui resistenti alle terapie tradizionali; uno studio pilota di intervento mindfulness-based
Ciacchini, Rebecca;Orrù, Graziella;Sabbatini, Silvia;Villani, Silvia;Bessi, Valentina;Gemignani, Angelo;Pistelli, Francesco
2023-01-01
Abstract
Circa il 20% della popolazione italiana fuma regolarmente sigarette di tabacco, statistica che si complica quando si considerano le tipologie alternative di sigarette in aumento in commercio. Il fumo patologico di tabacco è infatti un noto fattore di rischio per lo sviluppo di malattie oncologiche, cardiovascolari e respiratorie e per l’abbassamento dell’aspettativa di vita. In Italia, sono oltre 90.000 i decessi ogni anno per patologie connesse all’esposizione e al consumo di nicotina. I protocolli basati sulla mindfulness che si associano alla terza generazione di psicoterapie cognitivo comportamentali rappresentano uno strumento di grande efficacia nel contesto clinico, sia per gli operatori sanitari che per i pazienti. I protocolli mindfulness-based nell’ambito delle dipendenze e in particolare per la cessazione del fumo di sigaretta potrebbero rappresentare un valido supporto alle farmacoterapie tradizionali e, laddove queste non fossero efficaci, un’opzione alternativa da offrire ai soggetti interessati. La pratica della meditazione all’interno di un programma mindfulness-based è mirata ad insegnare agli individui come prestare attenzione al momento presente, così da facilitare la presa di consapevolezza dei propri stati interni, dei sintomi legati all’astinenza, dei pensieri legati alla dipendenza dal fumo e dei comportamenti tipici come il craving per la sostanza. Le prove di efficacia degli interventi mindfulness in questo ambito sono ancora limitate, sebbene alcuni studi abbiano dimostrato la non inferiorità degli stessi alla CBT tradizionale. Praticare la mindfulness rappresenta inoltre un fattore di protezione per lo sviluppo delle ricadute. Obiettivo del presente studio pilota è stato quello di valutare l’efficacia del protocollo basato sulla mindfulness per le dipendenze (Mindfulness-Oriented Recovery Enhancement; MORE; Garland, 2013) all’interno di gruppi di soggetti (N=25, F: 40%) dipendenti da nicotina, che hanno già completato senza esito positivo il percorso di cessazione del fumo presso il Centro per lo studio del trattamento al tabagismo CeST dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Pisana (AOUP). Gli obiettivi secondari comprendevano la valutazione dell’efficacia del protocollo rispetto alla riduzione del distress psicologico e acquisizione di abilità di mindfulness. Allo scopo è stata somministrata una batteria di test psicologici al fine di indagare: livelli di ansia (STAI Y1 e 2), stress percepito (PSS) e depressione (BDI-II), qualità del sonno (PSQI), mindfulness di stato e di tratto (MAAS; FFMQ) e abitudini sul fumo (FTND). I risultati preliminari dello studio offrono importanti spunti di riflessione legati alla compliance al trattamento da parte di questo tipo di pazienti, ai punti di forza e debolezza dell’applicazione degli interventi mindfulness in questo contesto e alla riduzione osservata dei comportamenti legati al fumo di sigaretta e di alcune delle variabili indagate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.