Tra intersoggettività umana e assistenza algoritmica: per una filosofia del caregiving futuro

L'articolo affronta dal punto di vista etico l'integrazione tra componente esperienziale umana e crescente impiego dell'intelligenza artificiale (AI) nel contesto dell'assistenza sanitaria e del caregiving rivolto ad anziani non autosufficienti e a persone con disabilità. La diffusione di nuove tecnologie di monitoring e di robotica assistiva solleva questioni etiche circa l'accuratezza dei sistemi, la privacy, il consenso informato e il rischio di sostituire le relazioni umane con interazioni meccaniche. Partendo dalle filosofie della relazione (Lévinas, Buber), l'articolo propone una riflessione sulla irriducibilità dello sguardo umano, come fonte del rispetto, e sull'ermeneutica delle microprassie come forma di linguaggio residuo aperto. Il differenziale umano e l'esperienza di comunità (in strutture assistenziali) devono contribuire alla formulazione dei criteri di controllo e valutazione e devono essere opportunamente monitorati e valorizzati dallo stesso sistema di valutazione algoritmica.