Per far fronte ad una crescente richiesta di cibo, l’agricoltura intensiva ci ha condotti ad un sovrasfruttamento delle risorse naturali e all’alterazione del funzionamento dell’ecosistema suolo; questo principalmente a causa dell’abuso di fitofarmaci di sintesi. La Commissione Europea ha perciò adottato il programma New Green Deal, che mira a dimezzare l’uso di tali prodotti nel tentativo di ripristinare o limitare la perdita di biodiversità negli ecosistemi terrestri e acquatici. Gli oli essenziali (OE), attualmente utilizzati prevalentemente in campo farmaceutico e nella cosmesi, possono rappresentare una valida alternativa sia nella protezione di colture che di derrate alimentari da parassiti e malattie. Comunque, nonostante il crescente interesse della comunità scientifica in questo campo, ad oggi, la maggior parte degli studi sugli OE sono stati condotti in vitro su organismi target o al limite su organismi modello, mentre sono del tutto assenti studi sui potenziali effetti degli OE sulle comunità in campo. Per valutare i possibili effetti di uno degli OE attualmente più promettente in agricoltura, è stato allestito un esperimento direttamente in campo con un approccio sperimentale Before-After-Control-Impact e sono stati analizzati gli effetti del trattamento sulla nematofauna a vita libera. In dettaglio, semi di ceci sono stati trattati prima della semina applicando un rivestimento ad alta concentrazione dell’OE di Ocimum basilicum (25% v/v) e la composizione tassonomica e funzionale della comunità è stata monitorata prima e dopo la semina a distanza di 7, 14, 28 e 56 giorni. L’analisi GC-MS della composizione dell’OE ha evidenziato un chemiotipo a metil cavicolo, fenilpropanoide che costituisce oltre il 78% della composizione totale. I dati, ad oggi raccolti, hanno evidenziato che l'OE di O. basilicum, nonostante le alte concentrazioni applicate, non ha avuto significativi effetti sulla diversità tassonomica e funzionale della nematofauna corroborando il suo possibile utilizzo come prodotto green.
VALUTAZIONE IN CAMPO DEI POSSIBILI EFFETTI DELL'OLIO ESSENZIALE DI OCIMUM BASILICUM L. SULLE COMUNITÀ DI NEMATODI A VITA LIBERA DEL SUOLO
PRISCILLA FARINA;CAMILLA TANI;BARBARA CONTI;ROBERTA ASCRIZZI;GUIDO FLAMINI;
2024-01-01
Abstract
Per far fronte ad una crescente richiesta di cibo, l’agricoltura intensiva ci ha condotti ad un sovrasfruttamento delle risorse naturali e all’alterazione del funzionamento dell’ecosistema suolo; questo principalmente a causa dell’abuso di fitofarmaci di sintesi. La Commissione Europea ha perciò adottato il programma New Green Deal, che mira a dimezzare l’uso di tali prodotti nel tentativo di ripristinare o limitare la perdita di biodiversità negli ecosistemi terrestri e acquatici. Gli oli essenziali (OE), attualmente utilizzati prevalentemente in campo farmaceutico e nella cosmesi, possono rappresentare una valida alternativa sia nella protezione di colture che di derrate alimentari da parassiti e malattie. Comunque, nonostante il crescente interesse della comunità scientifica in questo campo, ad oggi, la maggior parte degli studi sugli OE sono stati condotti in vitro su organismi target o al limite su organismi modello, mentre sono del tutto assenti studi sui potenziali effetti degli OE sulle comunità in campo. Per valutare i possibili effetti di uno degli OE attualmente più promettente in agricoltura, è stato allestito un esperimento direttamente in campo con un approccio sperimentale Before-After-Control-Impact e sono stati analizzati gli effetti del trattamento sulla nematofauna a vita libera. In dettaglio, semi di ceci sono stati trattati prima della semina applicando un rivestimento ad alta concentrazione dell’OE di Ocimum basilicum (25% v/v) e la composizione tassonomica e funzionale della comunità è stata monitorata prima e dopo la semina a distanza di 7, 14, 28 e 56 giorni. L’analisi GC-MS della composizione dell’OE ha evidenziato un chemiotipo a metil cavicolo, fenilpropanoide che costituisce oltre il 78% della composizione totale. I dati, ad oggi raccolti, hanno evidenziato che l'OE di O. basilicum, nonostante le alte concentrazioni applicate, non ha avuto significativi effetti sulla diversità tassonomica e funzionale della nematofauna corroborando il suo possibile utilizzo come prodotto green.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.