Il tramadolo è un analgesico ad azione centrale largamente utilizzato in medicina umana per il trattamento del dolore sia di natura post-operatoria che di origine neuropatica, reumatologica, renale e dentale [1]. Strutturalmente correlato a codeina e morfina, il tramadolo esplica la sua azione analgesica attraverso un duplice meccanismo che riguarda sia l’azione sui recettori oppioidi μ, che l’inibizione del re-uptake di serotonina e noradrenalina [2]. Oltre all’efficacia del suo potere analgesico, questo farmaco mostra il vantaggio, rispetto agli oppioidi, di indurre un minimo effetto deprimente sulla funzione respiratoria e un basso sviluppo di tolleranza, dipendenza ed abuso [1]. Il farmaco viene metabolizzato a livello del fegato attraverso reazioni di O- e N-demetilazione per dare rispettivamente i principali metaboliti M1 e M2, successivamente trasformati, attraverso ulteriori demetilazioni, nei metaboliti secondari M3, M4 e M5. Solo M1 risulta farmacologicamente attivo [3]. La farmacocinetica del tramadolo è stata studiata sia negli uomini sia in diverse specie di animali rimarcando differenze nel metabolismo. Mentre negli uomini M1 è il metabolita più abbondante, esso risulta come prodotto minore sia nei cani [4] che nei cavalli [5]. Poiché l’applicazione di analgesici oppioidi in campo veterinario trova limiti negli effetti secondari dovuti all’eccitazione del Sistema Nervoso Centrale e poiché l’uso di antinfiammatori non-steroidei ha lo svantaggio di produrre numerosi effetti indesiderati, il potenziale utilizzo del tramadolo ha suscitato crescente interesse e stimolato ulteriori indagini sulla sua applicazione terapeutica. Il presente lavoro riporta lo studio del profilo del tramadolo e dei suoi metaboliti nel plasma di cavalli dopo somministrazione di una dose singola (5 mg/Kg) di compresse a rilascio prolungato attraverso l’uso di HPLC accoppiata a detector fluorimetrico. L’identificazione completa dei metaboliti è stata effettuata mediante analisi LC-UV-ESI-MS/MS in modalità positiva, con studio di frammentazione dei vari metaboliti, portando allo sviluppo di una metodica rapida e di buona sensitività per la simultanea rivelazione sia del farmaco che dei suoi derivati. L’uso contemporaneo delle due tecniche evidenzia la complementareità delle informazioni ottenute ed i vantaggi della spettrometria di massa per colmare le lacune riscontrate nell’analisi con tecniche spettroscopiche. L’applicabilità della metodica analitica potrebbe essere estesa alla determinazione di altri oppioidi analgesici e loro metaboliti nei fluidi biologici per studi farmacocinetici o tossicologici.

Analgesici oppiodi: HPLC-FL e LC-UV-ESI-MS/MS per la determinazione simultanea del tramadolo e dei suoi metaboliti nel plasma di cavallo

DE LEO, MARINELLA;SACCOMANNI, GIUSEPPE;MANERA, CLEMENTINA;GIORGI, MARIO;BRACA, ALESSANDRA
2008-01-01

Abstract

Il tramadolo è un analgesico ad azione centrale largamente utilizzato in medicina umana per il trattamento del dolore sia di natura post-operatoria che di origine neuropatica, reumatologica, renale e dentale [1]. Strutturalmente correlato a codeina e morfina, il tramadolo esplica la sua azione analgesica attraverso un duplice meccanismo che riguarda sia l’azione sui recettori oppioidi μ, che l’inibizione del re-uptake di serotonina e noradrenalina [2]. Oltre all’efficacia del suo potere analgesico, questo farmaco mostra il vantaggio, rispetto agli oppioidi, di indurre un minimo effetto deprimente sulla funzione respiratoria e un basso sviluppo di tolleranza, dipendenza ed abuso [1]. Il farmaco viene metabolizzato a livello del fegato attraverso reazioni di O- e N-demetilazione per dare rispettivamente i principali metaboliti M1 e M2, successivamente trasformati, attraverso ulteriori demetilazioni, nei metaboliti secondari M3, M4 e M5. Solo M1 risulta farmacologicamente attivo [3]. La farmacocinetica del tramadolo è stata studiata sia negli uomini sia in diverse specie di animali rimarcando differenze nel metabolismo. Mentre negli uomini M1 è il metabolita più abbondante, esso risulta come prodotto minore sia nei cani [4] che nei cavalli [5]. Poiché l’applicazione di analgesici oppioidi in campo veterinario trova limiti negli effetti secondari dovuti all’eccitazione del Sistema Nervoso Centrale e poiché l’uso di antinfiammatori non-steroidei ha lo svantaggio di produrre numerosi effetti indesiderati, il potenziale utilizzo del tramadolo ha suscitato crescente interesse e stimolato ulteriori indagini sulla sua applicazione terapeutica. Il presente lavoro riporta lo studio del profilo del tramadolo e dei suoi metaboliti nel plasma di cavalli dopo somministrazione di una dose singola (5 mg/Kg) di compresse a rilascio prolungato attraverso l’uso di HPLC accoppiata a detector fluorimetrico. L’identificazione completa dei metaboliti è stata effettuata mediante analisi LC-UV-ESI-MS/MS in modalità positiva, con studio di frammentazione dei vari metaboliti, portando allo sviluppo di una metodica rapida e di buona sensitività per la simultanea rivelazione sia del farmaco che dei suoi derivati. L’uso contemporaneo delle due tecniche evidenzia la complementareità delle informazioni ottenute ed i vantaggi della spettrometria di massa per colmare le lacune riscontrate nell’analisi con tecniche spettroscopiche. L’applicabilità della metodica analitica potrebbe essere estesa alla determinazione di altri oppioidi analgesici e loro metaboliti nei fluidi biologici per studi farmacocinetici o tossicologici.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/126613
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