Nel lavoro vengono analizzate le strategie narrative e meta-narrative impiegate da Peter Handke nel suo discusso racconto- saggio Eine Winterliche Reise (1996). Il resoconto viene scritto, come dichiara l’autore, per contrastare la demonizzazione della Serbia messa in atto dai media occidentali attraverso la “genuinità” della parola poetica e l’imparzialità dello sguardo del viaggiatore. In realtà in questo “viaggio della scrittura” l’esibita genuinità dello sguardo si trasforma nell’ uso sapiente del kitsch per restituire i contorni di una sorta di Arcadia disperata, geograficamente e culturalmente assediata dal mondo occidentale. Vistosi sono gli aspetti nostalgici dell’operazione compiuta da Handke, che attraverso il mito della Serbia contadina fuori dal tempo storico ripropone in forme postmoderne il “mito absburgico”.
Peter Handke, Un viaggio d'inverno (Eine winterliche Reise)
CERMELLI, GIOVANNA
2009-01-01
Abstract
Nel lavoro vengono analizzate le strategie narrative e meta-narrative impiegate da Peter Handke nel suo discusso racconto- saggio Eine Winterliche Reise (1996). Il resoconto viene scritto, come dichiara l’autore, per contrastare la demonizzazione della Serbia messa in atto dai media occidentali attraverso la “genuinità” della parola poetica e l’imparzialità dello sguardo del viaggiatore. In realtà in questo “viaggio della scrittura” l’esibita genuinità dello sguardo si trasforma nell’ uso sapiente del kitsch per restituire i contorni di una sorta di Arcadia disperata, geograficamente e culturalmente assediata dal mondo occidentale. Vistosi sono gli aspetti nostalgici dell’operazione compiuta da Handke, che attraverso il mito della Serbia contadina fuori dal tempo storico ripropone in forme postmoderne il “mito absburgico”.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.