Dopo la legge 170/2010 sulle Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico e le relative Linee guida (2011), nei testi scolastici si rilevano nuovi ambienti dedicati alla cosiddetta “didattica inclusiva” che, nell’ultimo decennio, sono stati aggiunti direttamente nei volumi base (in itinere e in sezioni a parte) o in fascicoli ancillari. Per questi “nuovi spazi”, programmaticamente caratterizzati da contenuti teorici ridotti (per numero e complessità) e attività riadattate non esistono tuttavia indicazioni o sillabi che seguano consolidati paradigmi normativi.Muovendo dall’osservazione di un campione selezionato di grammatiche utilizzate nelle scuole secondarie di secondo grado italiane, in questo studio si mira dunque a individuare e descrivere le modalità e gli strumenti di semplificazione e facilitazione con cui si opera, da un lato, sui contenuti, dall’altro, sugli spazi dedicati agli esercizi, cercando di indagare la ratio che guida certe scelte e provando a capire se così facendo non si causi in realtà una perdita in termini di acquisizioni di conoscenze e competenze.
Note sui “nuovi spazi” di grammatica inclusiva nei testi scolastici
valentina bianchi
2025-01-01
Abstract
Dopo la legge 170/2010 sulle Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico e le relative Linee guida (2011), nei testi scolastici si rilevano nuovi ambienti dedicati alla cosiddetta “didattica inclusiva” che, nell’ultimo decennio, sono stati aggiunti direttamente nei volumi base (in itinere e in sezioni a parte) o in fascicoli ancillari. Per questi “nuovi spazi”, programmaticamente caratterizzati da contenuti teorici ridotti (per numero e complessità) e attività riadattate non esistono tuttavia indicazioni o sillabi che seguano consolidati paradigmi normativi.Muovendo dall’osservazione di un campione selezionato di grammatiche utilizzate nelle scuole secondarie di secondo grado italiane, in questo studio si mira dunque a individuare e descrivere le modalità e gli strumenti di semplificazione e facilitazione con cui si opera, da un lato, sui contenuti, dall’altro, sugli spazi dedicati agli esercizi, cercando di indagare la ratio che guida certe scelte e provando a capire se così facendo non si causi in realtà una perdita in termini di acquisizioni di conoscenze e competenze.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.


