Nell’ambito del più ampio intervento di restauro della chiesa di San Pietro in Vincoli, il consolidamento statico è stato il frutto di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto diverse figure professionali. Numerose ed articolate indagini diagnostiche sono state di importante ausilio per comprendere l’entità del dissesto, effettuare la scelta delle soluzioni progettuali e valutare la fattibilità delle operazioni di cantiere. In particolare, il rilievo geometrico strumentale, con la realizzazione di immagini fotografiche metriche [ved. Sbardellati], insieme all’analisi archeologica delle superfici murarie [ved Montevecchi e Alberti] e alle indagini geognostiche sul terreno, ha costituito il primo fondamentale supporto, sia per la comprensione del quadro fessurativo e deformativo, sia per la progettazione e l’attuazione delle soluzioni tecniche di consolidamento. Inoltre la costante collaborazione con i Funzionari della Soprintendenza (in particolare con l’Arch. Marta Ciafaloni) ha condotto, attraverso un continuo e fecondo scambio di opinioni, alla scelta di soluzioni progettuali che contemperano le esigenze della sicurezza del fabbricato con quelle della conservazione dei suoi valori storico-artistici.
Il progetto e gli interventi – il consolidamento
BARTELLETTI, RAFFAELLO;DE FALCO, ANNA
2010-01-01
Abstract
Nell’ambito del più ampio intervento di restauro della chiesa di San Pietro in Vincoli, il consolidamento statico è stato il frutto di un lavoro multidisciplinare che ha coinvolto diverse figure professionali. Numerose ed articolate indagini diagnostiche sono state di importante ausilio per comprendere l’entità del dissesto, effettuare la scelta delle soluzioni progettuali e valutare la fattibilità delle operazioni di cantiere. In particolare, il rilievo geometrico strumentale, con la realizzazione di immagini fotografiche metriche [ved. Sbardellati], insieme all’analisi archeologica delle superfici murarie [ved Montevecchi e Alberti] e alle indagini geognostiche sul terreno, ha costituito il primo fondamentale supporto, sia per la comprensione del quadro fessurativo e deformativo, sia per la progettazione e l’attuazione delle soluzioni tecniche di consolidamento. Inoltre la costante collaborazione con i Funzionari della Soprintendenza (in particolare con l’Arch. Marta Ciafaloni) ha condotto, attraverso un continuo e fecondo scambio di opinioni, alla scelta di soluzioni progettuali che contemperano le esigenze della sicurezza del fabbricato con quelle della conservazione dei suoi valori storico-artistici.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.