La qualità dei frutti di pesco è stata valutata in funzione del portinnesto, della potatura verde e dell’intensità luminosa intercettata dalla chioma. La prova è stata svolta nel 2004 presso il Centro Sperimentale di Colignola del DCDSL dell’Università di Pisa, su piante di Flavorcrest, innestate su GF 677, Barrier 1, Mr.S. 2/5 e Ishtara®-Ferciana. Metà delle piante non ha subito nessun intervento di potatura verde, mentre sulla restante parte tutti i germogli verticali e dorsali sono stati asportati ad intervalli di circa 2 settimane a partire dall’inizio di giugno. Su ogni pianta sono state selezionate 6 branche poste in zone differenti della chioma, sulle quali è stata misurata la radiazione solare intercettata durante l’arco della giornata e durante la stagione vegetativa. In prossimità dell’epoca di raccolta commerciale per la cv. Flavorcrest (14/7) sono stati effettuati 4 campionamenti di frutti ad intervalli settimanali (30/6, 7/7, 14/7 e 21/7) su cui sono stati misurati alcuni caratteri qualitativi (peso, diametro, contenuto in solidi solubili, durezza della polpa). Le misure effettuate hanno evidenziato come tutti i fattori considerati influenzino, seppur in misura diversa, le caratteristiche qualitative dei frutti. In particolare l’utilizzo di portinnesti mediamente vigorosi e una buona intercettazione della radiazione solare si ripercuotono in un evidente miglioramento di tutte le caratteristiche qualitative. La qualità della produzione è risultata positivamente influenzata dai portinnesti mediamente vigorosi (Ishtara e Mr.S. 2/5) che destinano una più alta percentuale di fotoassimilati verso i frutti e che evidenziano un anticipo di maturazione rispetto ai portinnesti più vigorosi. La migliore qualità si ottiene da frutti sviluppatisi nelle zone più illuminate della chioma, indipendentemente dal portinnesto, evidenziando come la pratica della potatura verde abbia una forte influenza sui risultati ottenuti. Tra i portinnesti provati i più interessanti sono apparsi l’Ishtara e il Barrier 1. Il primo in particolare ha mostrato una positiva influenza sul contenuto in solidi solubili e sulla pezzatura dei frutti. Il Barrier 1 ha invece provocato un sensibile ritardo nella curva di accrescimento dei frutti (6-8 giorni) che però hanno raggiunto i valori massimi di pezzatura e di contenuto in solidi solubili quando la consistenza della polpa era ancora elevata (5,2 kg). Al contrario, gli altri portinnesti hanno manifestato le migliori caratteristiche ad un avanzato stadio di rammollimento della polpa (1,3-3,0 kg).

Effetto del portinnesto e della gestione della chioma sulla qualità dei frutti di pesco

REMORINI, DAMIANO;MASSAI, ROSSANO;
2005-01-01

Abstract

La qualità dei frutti di pesco è stata valutata in funzione del portinnesto, della potatura verde e dell’intensità luminosa intercettata dalla chioma. La prova è stata svolta nel 2004 presso il Centro Sperimentale di Colignola del DCDSL dell’Università di Pisa, su piante di Flavorcrest, innestate su GF 677, Barrier 1, Mr.S. 2/5 e Ishtara®-Ferciana. Metà delle piante non ha subito nessun intervento di potatura verde, mentre sulla restante parte tutti i germogli verticali e dorsali sono stati asportati ad intervalli di circa 2 settimane a partire dall’inizio di giugno. Su ogni pianta sono state selezionate 6 branche poste in zone differenti della chioma, sulle quali è stata misurata la radiazione solare intercettata durante l’arco della giornata e durante la stagione vegetativa. In prossimità dell’epoca di raccolta commerciale per la cv. Flavorcrest (14/7) sono stati effettuati 4 campionamenti di frutti ad intervalli settimanali (30/6, 7/7, 14/7 e 21/7) su cui sono stati misurati alcuni caratteri qualitativi (peso, diametro, contenuto in solidi solubili, durezza della polpa). Le misure effettuate hanno evidenziato come tutti i fattori considerati influenzino, seppur in misura diversa, le caratteristiche qualitative dei frutti. In particolare l’utilizzo di portinnesti mediamente vigorosi e una buona intercettazione della radiazione solare si ripercuotono in un evidente miglioramento di tutte le caratteristiche qualitative. La qualità della produzione è risultata positivamente influenzata dai portinnesti mediamente vigorosi (Ishtara e Mr.S. 2/5) che destinano una più alta percentuale di fotoassimilati verso i frutti e che evidenziano un anticipo di maturazione rispetto ai portinnesti più vigorosi. La migliore qualità si ottiene da frutti sviluppatisi nelle zone più illuminate della chioma, indipendentemente dal portinnesto, evidenziando come la pratica della potatura verde abbia una forte influenza sui risultati ottenuti. Tra i portinnesti provati i più interessanti sono apparsi l’Ishtara e il Barrier 1. Il primo in particolare ha mostrato una positiva influenza sul contenuto in solidi solubili e sulla pezzatura dei frutti. Il Barrier 1 ha invece provocato un sensibile ritardo nella curva di accrescimento dei frutti (6-8 giorni) che però hanno raggiunto i valori massimi di pezzatura e di contenuto in solidi solubili quando la consistenza della polpa era ancora elevata (5,2 kg). Al contrario, gli altri portinnesti hanno manifestato le migliori caratteristiche ad un avanzato stadio di rammollimento della polpa (1,3-3,0 kg).
2005
Remorini, Damiano; Massai, Rossano; Loreti, F.
File in questo prodotto:
Non ci sono file associati a questo prodotto.

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/183929
 Attenzione

Attenzione! I dati visualizzati non sono stati sottoposti a validazione da parte dell'ateneo

Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact