L’analisi strutturale effettuata nella Falda Toscana nel settore meridionale delle Alpi Apuane, ha evidenziato una tettonica polifasata molto più complessa rispetto a quanto proposto negli ultimi decenni. Dai dati strutturali raccolti emerge che le pieghe chilometriche ad andamento NW-SE presenti nell’area investigata (antiforme del Monte Pescaglino e di Pescaglia e sinforme del Monte Piglione) e riferite alla seconda fase deformativa, sono state successivamente interessate da pieghe F3 ad andamento WNW-ESE. L’interferenza tra questi due sistemi plicativi, legati a direzioni di raccorciamento rispettivamente ortogonali e paralleli all’andamento della catena appenninica, ha portato allo sviluppo di strutture tipo duomi e bacini che hanno contribuito alla nucleazione e all’evoluzione del duomo metamorfico apuano. Le due direzioni di raccorciamento orizzontale infatti, hanno indotto buckling e crescita verticale del duomo apuano favorendo così l’esumazione delle rocce metamorfiche. In questo nuovo modello evolutivo quindi, l’esumazione della Falda Toscana è avvenuta prevalentemente durante il regime di tettonica compressiva responsabile della costruzione della catena appenninica, in contrasto con quanto proposto nell’ultimo decennio dal modello del «core-complex apuano».
Le pieghe della zona di Pescaglia (Alpi Apuane meridionali): un esempio di interferenza chilometrica di pieghe tardive nella Falda Toscana
FRASSI C.;MONTOMOLI, CHIARA;
2004-01-01
Abstract
L’analisi strutturale effettuata nella Falda Toscana nel settore meridionale delle Alpi Apuane, ha evidenziato una tettonica polifasata molto più complessa rispetto a quanto proposto negli ultimi decenni. Dai dati strutturali raccolti emerge che le pieghe chilometriche ad andamento NW-SE presenti nell’area investigata (antiforme del Monte Pescaglino e di Pescaglia e sinforme del Monte Piglione) e riferite alla seconda fase deformativa, sono state successivamente interessate da pieghe F3 ad andamento WNW-ESE. L’interferenza tra questi due sistemi plicativi, legati a direzioni di raccorciamento rispettivamente ortogonali e paralleli all’andamento della catena appenninica, ha portato allo sviluppo di strutture tipo duomi e bacini che hanno contribuito alla nucleazione e all’evoluzione del duomo metamorfico apuano. Le due direzioni di raccorciamento orizzontale infatti, hanno indotto buckling e crescita verticale del duomo apuano favorendo così l’esumazione delle rocce metamorfiche. In questo nuovo modello evolutivo quindi, l’esumazione della Falda Toscana è avvenuta prevalentemente durante il regime di tettonica compressiva responsabile della costruzione della catena appenninica, in contrasto con quanto proposto nell’ultimo decennio dal modello del «core-complex apuano».I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.