L'olio extra-vergine di oliva è uno degli alimenti base della cucina e della cultura mediterranea. Il suo ruolo nella dieta e i suoi benefici in termini di benessere fisico sono dimostrati da numerosi studi e ricerche in tutto il mondo. Gran parte di queste virtù sono date dall’elevato contenuto di molecole “bioattive”, ovvero sostanze che hanno una specifica funzione nell’organismo, e che si trovano soprattutto nell’olio di oliva di tipo “extra-vergine”: il più prezioso e, purtroppo, il più frodato degli oli di oliva. Tra le sostanze “bioattive” ci sono soprattutto i cosiddetti componenti minoritari, tra cui i noti tocoferoli, i polifenoli, lo squalene e anche i pigmenti. Dall'analisi degli spettri di assorbimento nella regione UV-visibile dell’olio di oliva extravergine è possibile grazie a questo metodo, ricavare, in modo rapido e semplice, la quantità di alcuni pigmenti, i principali, che conferiscono a questo tipo di olio di oliva alcune importanti caratteristiche. Ad esempio, il contenuto in beta-carotene, luteina, feofitina A e feofitina B dell’olio di oliva extra-vergine è legato alla qualità, alla freschezza e allo stato di conservazione del prodotto. In questo articolo, il funzionamento del metodo e alcuni suoi sviluppi sono descritti e commentati in vista di immediate applicazioni.
Metodo per l'analisi dei pigmenti nell'olio extra-vergine di oliva
DOMENICI, VALENTINA
2015-01-01
Abstract
L'olio extra-vergine di oliva è uno degli alimenti base della cucina e della cultura mediterranea. Il suo ruolo nella dieta e i suoi benefici in termini di benessere fisico sono dimostrati da numerosi studi e ricerche in tutto il mondo. Gran parte di queste virtù sono date dall’elevato contenuto di molecole “bioattive”, ovvero sostanze che hanno una specifica funzione nell’organismo, e che si trovano soprattutto nell’olio di oliva di tipo “extra-vergine”: il più prezioso e, purtroppo, il più frodato degli oli di oliva. Tra le sostanze “bioattive” ci sono soprattutto i cosiddetti componenti minoritari, tra cui i noti tocoferoli, i polifenoli, lo squalene e anche i pigmenti. Dall'analisi degli spettri di assorbimento nella regione UV-visibile dell’olio di oliva extravergine è possibile grazie a questo metodo, ricavare, in modo rapido e semplice, la quantità di alcuni pigmenti, i principali, che conferiscono a questo tipo di olio di oliva alcune importanti caratteristiche. Ad esempio, il contenuto in beta-carotene, luteina, feofitina A e feofitina B dell’olio di oliva extra-vergine è legato alla qualità, alla freschezza e allo stato di conservazione del prodotto. In questo articolo, il funzionamento del metodo e alcuni suoi sviluppi sono descritti e commentati in vista di immediate applicazioni.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.