Il saggio assume come punto di partenza la pubblicazione della traduzione in italiano del monumentale libro di R. Goldthwaite sull'economia fiorentina tra il 1300 e il 1600. Esso mira a stimolare una discussione su alcune delle idee più "provocatorie" del lavoro di Goldthwaite, e propone alcune riflessioni suggerite dalle sue ipotesi interpretative. Goldthwaite condivide la visione "ottimistica" della crisi del Trecento che oggi tende a prevalere tra gli storici dell'economia, e descrive la seconda metà del Trecento come una fase di grande espansione dell'economia fiorentina. L'analisi innovativa dello studioso americano è il punto di partenza per una riflessione sul tema complesso dell'integrazione come fattore di crescita economica, sulla base di alcuni rilievi critici sui modelli "regionalisti" ispirati soprattutto dalla "New Institutional Economics". Inoltre, l'articolo discute la stimolante ipotesi di Goldthwaite che nella seconda metà del XIV secolo Firenze avrebbe sperimentato la transizione da un sistema economico caratterizzato dall'egemonia di alcune grandi compagnie, tipico della prima metà del secolo, a una struttura assai più fluida, frammentata e acentrica. Partendo da questa prospettiva, sono proposte alcune considerazioni sulle trasformazioni sociali ed economiche del tardo medioevo.

Una società fluida. L'economia di Firenze nel tardo medioevo

POLONI, ALMA
2015-01-01

Abstract

Il saggio assume come punto di partenza la pubblicazione della traduzione in italiano del monumentale libro di R. Goldthwaite sull'economia fiorentina tra il 1300 e il 1600. Esso mira a stimolare una discussione su alcune delle idee più "provocatorie" del lavoro di Goldthwaite, e propone alcune riflessioni suggerite dalle sue ipotesi interpretative. Goldthwaite condivide la visione "ottimistica" della crisi del Trecento che oggi tende a prevalere tra gli storici dell'economia, e descrive la seconda metà del Trecento come una fase di grande espansione dell'economia fiorentina. L'analisi innovativa dello studioso americano è il punto di partenza per una riflessione sul tema complesso dell'integrazione come fattore di crescita economica, sulla base di alcuni rilievi critici sui modelli "regionalisti" ispirati soprattutto dalla "New Institutional Economics". Inoltre, l'articolo discute la stimolante ipotesi di Goldthwaite che nella seconda metà del XIV secolo Firenze avrebbe sperimentato la transizione da un sistema economico caratterizzato dall'egemonia di alcune grandi compagnie, tipico della prima metà del secolo, a una struttura assai più fluida, frammentata e acentrica. Partendo da questa prospettiva, sono proposte alcune considerazioni sulle trasformazioni sociali ed economiche del tardo medioevo.
2015
Poloni, Alma
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