In "The Beauty Queen of Leenane", la black comedy che dà avvio alla fulgida carriera dello scrittore angloirlandese Martin McDonagh, madre e figlia trasformano la cucina della modesta casa di campagna in cui vivono in un vero e proprio campo di battaglia. In questo habitat esistenziale e scenico unico e claustrofobico, il cibo – dato e negato, desiderato e odiato – diventa la principale arma materiale e simbolica con cui le due donne esprimono e al tempo stesso alimentano la feroce conflittualità che le tiene tragicamente, indissolubilmente legate.

“Cucine da incubo. Irlanda, cibo, identità in ‘The Beauty Queen of Leenane’”

SONCINI, SARA FRANCESCA
2015-01-01

Abstract

In "The Beauty Queen of Leenane", la black comedy che dà avvio alla fulgida carriera dello scrittore angloirlandese Martin McDonagh, madre e figlia trasformano la cucina della modesta casa di campagna in cui vivono in un vero e proprio campo di battaglia. In questo habitat esistenziale e scenico unico e claustrofobico, il cibo – dato e negato, desiderato e odiato – diventa la principale arma materiale e simbolica con cui le due donne esprimono e al tempo stesso alimentano la feroce conflittualità che le tiene tragicamente, indissolubilmente legate.
2015
Soncini, SARA FRANCESCA
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/777490
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