Le antocianine sono composti capaci di apportare importanti benefici alla salute umana. I frutti di pomodoro (Solanum lycopersicum L.) non producono antocianine, sebbene questa classe di flavonoidi sia sintetizzata nei tessuti vegetativi di questa specie. Al contrario, alcune specie tassonomicamente vicine, come il Solanum chilense, sono in grado di sintetizzare antocianine anche nei frutti. L‟incrocio interspecifico con Solanum chilense ha consentito il trasferimento del gene dominante AFT e l‟ottenimento di un pomodoro mutante (denominato SA206-1-2-2), capace di produrre piccole quantità di antocianine nel frutto, che si accumulano nella buccia come macchie viola concentrate in strisce verticali. L‟identità del gene AFT non è ancora stata chiarita, sebbene sia stato dimostrato che il locus aft segrega con due diversi fattori di trascrizione coinvolti nella biosintesi delle antocianine. La presente ricerca è stata condotta per capire se la produzione di antocianine da parte di questo mutante possa essere ulteriormente stimolata da parte di un trattamento con radiazione UV-B in post-harvest. E‟ stata inoltre valutata l‟influenza della radiazione UV-B sul contenuto totale di composti fenolici e flavonoidi e sui principali flavonoidi del pomodoro. Per chiarire se la risposta sia tessuto-specifica, le analisi sono state condotte separatamente in buccia e polpa dei frutti del mutante e del relativo wild type, cv Roma. I frutti, raccolti allo stadio verde maturo, sono stati esposti quotidianamente a radiazione UV-B (1 ora al giorno, 6.08 kJ m-2 d-1) fino a maturazione (stadio rosso maturo). I risultati evidenziano un effetto diverso da parte del trattamento UV-B a seconda del genotipo, del tessuto e delle molecole in esame. Infatti mentre il contenuto dei composti fenolici e dei flavonoidi subisce un incremento nella buccia della cv Roma, esso diminuisce nella polpa di entrambi i genotipi. Nel mutante SA206-1-2-2, costitutivamente più ricco di flavonoidi rispetto alla cv Roma, la radiazione UV-B ha indotto una diminuzione della concentrazione di fenoli, flavonoidi totali e rutina della buccia, ma ha portato ad un notevole aumento nei livelli delle antocianidine petunidina, delfinidina e malvidina, a suggerire uno shift metabolico verso la sintesi di antocianine in risposta alla radiazione UV-B. Sono attualmente in corso analisi molecolari volte a confermare questa ipotesi.

Trattamenti UV-B in post-harvest inducono l’accumulo di antocianine nel mutante antocianico di pomodoro SA206-1-2-2 (aft +)

RANIERI, ANNAMARIA;CATOLA, STEFANO;CASTAGNA, ANTONELLA;
2015-01-01

Abstract

Le antocianine sono composti capaci di apportare importanti benefici alla salute umana. I frutti di pomodoro (Solanum lycopersicum L.) non producono antocianine, sebbene questa classe di flavonoidi sia sintetizzata nei tessuti vegetativi di questa specie. Al contrario, alcune specie tassonomicamente vicine, come il Solanum chilense, sono in grado di sintetizzare antocianine anche nei frutti. L‟incrocio interspecifico con Solanum chilense ha consentito il trasferimento del gene dominante AFT e l‟ottenimento di un pomodoro mutante (denominato SA206-1-2-2), capace di produrre piccole quantità di antocianine nel frutto, che si accumulano nella buccia come macchie viola concentrate in strisce verticali. L‟identità del gene AFT non è ancora stata chiarita, sebbene sia stato dimostrato che il locus aft segrega con due diversi fattori di trascrizione coinvolti nella biosintesi delle antocianine. La presente ricerca è stata condotta per capire se la produzione di antocianine da parte di questo mutante possa essere ulteriormente stimolata da parte di un trattamento con radiazione UV-B in post-harvest. E‟ stata inoltre valutata l‟influenza della radiazione UV-B sul contenuto totale di composti fenolici e flavonoidi e sui principali flavonoidi del pomodoro. Per chiarire se la risposta sia tessuto-specifica, le analisi sono state condotte separatamente in buccia e polpa dei frutti del mutante e del relativo wild type, cv Roma. I frutti, raccolti allo stadio verde maturo, sono stati esposti quotidianamente a radiazione UV-B (1 ora al giorno, 6.08 kJ m-2 d-1) fino a maturazione (stadio rosso maturo). I risultati evidenziano un effetto diverso da parte del trattamento UV-B a seconda del genotipo, del tessuto e delle molecole in esame. Infatti mentre il contenuto dei composti fenolici e dei flavonoidi subisce un incremento nella buccia della cv Roma, esso diminuisce nella polpa di entrambi i genotipi. Nel mutante SA206-1-2-2, costitutivamente più ricco di flavonoidi rispetto alla cv Roma, la radiazione UV-B ha indotto una diminuzione della concentrazione di fenoli, flavonoidi totali e rutina della buccia, ma ha portato ad un notevole aumento nei livelli delle antocianidine petunidina, delfinidina e malvidina, a suggerire uno shift metabolico verso la sintesi di antocianine in risposta alla radiazione UV-B. Sono attualmente in corso analisi molecolari volte a confermare questa ipotesi.
2015
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/780060
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