L’Agricoltura Sociale (AS) riscuote, oggi, un forte interesse dovuto all’affermarsi di visioni che legano una nuova domanda di relazionalità e di senso dell’agire di comunità, con aspetti quali la multifunzionalità dell’agricoltura, la costruzione di nuove ipotesi di welfare e l’adozione di strumenti innovativi di servizio, capaci di rispondere con efficacia ai bisogni delle persone. L’AS attrae una pluralità di attori che si approccia al tema da punti di vista anche radicalmente diversi, contribuendo a fare evolvere il concetto verso direzioni, ancora, non univoche. Fra questi protagonisti ritroviamo anche le associazioni di volontariato che, pur non essendo soggetti di impresa, in questi anni, hanno saputo dar vita ad esperienze puntuali capaci di coniugare l’uso delle risorse agricole e responsabilità sociale, economia e solidarietà, sperimentando iniziative sia direttamente, seppure in scala ridotta, sia in collaborazione con altri soggetti del terzo settore, dell’imprenditoria agricola e delle istituzioni. Ogni tipo di approccio operativo scelto dalle associazioni che si avvicinano al tema dell’AS può portare vantaggi e svantaggi. Allo stesso tempo, la scelta tra una modalità o un’altra può variare in funzione anche dello stadio di vita dell’associazione interessata. Proprio con lo scopo di favorire questa scelta e costruire una rete territoriale che possa facilitare lo scambio di esperienze, il Cesvot, Centro Servizi Volontariato Toscana, e il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, che da anni lavora per lo sviluppo dell’AS a livello nazionale e internazionale, nel 2012 hanno avviato il progetto: “Agricoltura sociale e volontariato in Toscana”. All’interno del progetto sono state prodotte delle Linee guida che hanno l’obiettivo di fornire informazioni utili sul percorso da seguire per la creazione di progettualità di AS, dal concepimento dell’idea alla sua realizzazione.

Sviluppare progetti di agricoltura sociale

DI IACOVO, FRANCESCO PAOLO;MORUZZO, ROBERTA
2014-01-01

Abstract

L’Agricoltura Sociale (AS) riscuote, oggi, un forte interesse dovuto all’affermarsi di visioni che legano una nuova domanda di relazionalità e di senso dell’agire di comunità, con aspetti quali la multifunzionalità dell’agricoltura, la costruzione di nuove ipotesi di welfare e l’adozione di strumenti innovativi di servizio, capaci di rispondere con efficacia ai bisogni delle persone. L’AS attrae una pluralità di attori che si approccia al tema da punti di vista anche radicalmente diversi, contribuendo a fare evolvere il concetto verso direzioni, ancora, non univoche. Fra questi protagonisti ritroviamo anche le associazioni di volontariato che, pur non essendo soggetti di impresa, in questi anni, hanno saputo dar vita ad esperienze puntuali capaci di coniugare l’uso delle risorse agricole e responsabilità sociale, economia e solidarietà, sperimentando iniziative sia direttamente, seppure in scala ridotta, sia in collaborazione con altri soggetti del terzo settore, dell’imprenditoria agricola e delle istituzioni. Ogni tipo di approccio operativo scelto dalle associazioni che si avvicinano al tema dell’AS può portare vantaggi e svantaggi. Allo stesso tempo, la scelta tra una modalità o un’altra può variare in funzione anche dello stadio di vita dell’associazione interessata. Proprio con lo scopo di favorire questa scelta e costruire una rete territoriale che possa facilitare lo scambio di esperienze, il Cesvot, Centro Servizi Volontariato Toscana, e il Dipartimento di Scienze Veterinarie dell’Università di Pisa, che da anni lavora per lo sviluppo dell’AS a livello nazionale e internazionale, nel 2012 hanno avviato il progetto: “Agricoltura sociale e volontariato in Toscana”. All’interno del progetto sono state prodotte delle Linee guida che hanno l’obiettivo di fornire informazioni utili sul percorso da seguire per la creazione di progettualità di AS, dal concepimento dell’idea alla sua realizzazione.
2014
DI IACOVO, FRANCESCO PAOLO; Valentina, Berrugi; Moruzzo, Roberta
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/787045
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