Il pane toscano a lievitazione naturale è prodotto mediante il metodo di panificazione indiretto che prevede l’impiego di un inoculo microbico naturale, derivante dalla fermentazione spontanea dei microrganismi autoctoni della farina e di derivazione ambientale. Tale inoculo è costituito da un complesso sistema biologico, in cui sono presenti ceppi diversi di lieviti e batteri lattici che, con i prodotti del loro metabolismo, conferiscono al prodotto finale peculiari caratteri tecnologici, organolettici e nutrizionali. Nell’ambito del presente lavoro 67 ceppi di Candida humilis, 3 di Saccharomyces cerevisiae e 96 di Lactobacillus sanfranciscensis, isolati dall’impasto acido adottato dal “Consorzio Pane Toscano” (CPT) per la produzione di pane toscano a lievitazione naturale, sono stati analizzati per la loro attività amilasica, fitasica e proteasica e caratterizzati, mediante metodi molecolari, a livello di ceppo. La preliminare caratterizzazione funzionale dell’impasto acido ha evidenziato che i tre isolati di S. cerevisiae possedevano tutte e tre le attività testate, il 50% degli isolati di C. humilis erano capaci di idrolizzare la caseina mentre solo il 6% e il 2% di solubilizzare il fitato e l’amido. Per quanto riguarda i batteri lattici il 19% degli isolati di L. sanfranciscensis mineralizzava il fosfato organico. Allo scopo di individuare e mettere a punto le tecniche che meglio permettevano di discriminare geneticamente gli isolati di C. humilis e S. cerevisiae, sono stati preliminarmente analizzati 10 isolati, selezionati sulla base dei risultati ottenuti dagli screening funzionali, mediante RFLP del DNA mitocondriale, amplificazione del gene mitocondriale COX1, amplificazione PCR delle regioni inter-δ, rep-PCR e RAPD-PCR. L’elaborazione cluster dei profili ottenuti dall’amplificazione rep-PCR mediante il primer (GTG)5 per i 67 ceppi di C. humilis e dall’amplificazione delle regioni inter-δ per i 3 ceppi di S. cerevisiae ha permesso di evidenziare un’ampia variabilità intraspecifica dei ceppi isolati. La valutazione comparativa dei risultati della tipizzazione genotipica e funzionale ha permesso di rilevare che ceppi inclusi nello stesso cluster genotipico mostravano una elevata eterogeneità funzionale. La stessa strategia è stata utilizzata per la tipizzazione dei batteri lattici e la tecnica RAPD-PCR, mediante l’elaborazione combinata dei primers M13, P4 e P7, è risultata come la più discriminante per la caratterizzazione dei 96 ceppi della specie L. sanfranciscensis isolati dall’impasto acido del CPT. I risultati dell’analisi genetica e funzionale dei ceppi di lieviti e batteri lattici isolati dall’impasto acido utilizzato per la produzione del pane toscano hanno permesso la selezione di isolati microbici con promettenti caratteristiche biotecnologiche da utilizzare come starters.

CARATTERIZZAZIONE GENETICA E FUNZIONALE DI CEPPI DI LACTOBACILLUS SANFRANCISCENSIS, CANDIDA HUMILIS E SACCHAROMYCES CEREVISIAE ISOLATI DA IMPASTO ACIDO PER LA PRODUZIONE DI PANE TOSCANO

PALLA, MICHELA;CRISTANI, CATERINA;GIOVANNETTI, MANUELA;AGNOLUCCI, MONICA
2016-01-01

Abstract

Il pane toscano a lievitazione naturale è prodotto mediante il metodo di panificazione indiretto che prevede l’impiego di un inoculo microbico naturale, derivante dalla fermentazione spontanea dei microrganismi autoctoni della farina e di derivazione ambientale. Tale inoculo è costituito da un complesso sistema biologico, in cui sono presenti ceppi diversi di lieviti e batteri lattici che, con i prodotti del loro metabolismo, conferiscono al prodotto finale peculiari caratteri tecnologici, organolettici e nutrizionali. Nell’ambito del presente lavoro 67 ceppi di Candida humilis, 3 di Saccharomyces cerevisiae e 96 di Lactobacillus sanfranciscensis, isolati dall’impasto acido adottato dal “Consorzio Pane Toscano” (CPT) per la produzione di pane toscano a lievitazione naturale, sono stati analizzati per la loro attività amilasica, fitasica e proteasica e caratterizzati, mediante metodi molecolari, a livello di ceppo. La preliminare caratterizzazione funzionale dell’impasto acido ha evidenziato che i tre isolati di S. cerevisiae possedevano tutte e tre le attività testate, il 50% degli isolati di C. humilis erano capaci di idrolizzare la caseina mentre solo il 6% e il 2% di solubilizzare il fitato e l’amido. Per quanto riguarda i batteri lattici il 19% degli isolati di L. sanfranciscensis mineralizzava il fosfato organico. Allo scopo di individuare e mettere a punto le tecniche che meglio permettevano di discriminare geneticamente gli isolati di C. humilis e S. cerevisiae, sono stati preliminarmente analizzati 10 isolati, selezionati sulla base dei risultati ottenuti dagli screening funzionali, mediante RFLP del DNA mitocondriale, amplificazione del gene mitocondriale COX1, amplificazione PCR delle regioni inter-δ, rep-PCR e RAPD-PCR. L’elaborazione cluster dei profili ottenuti dall’amplificazione rep-PCR mediante il primer (GTG)5 per i 67 ceppi di C. humilis e dall’amplificazione delle regioni inter-δ per i 3 ceppi di S. cerevisiae ha permesso di evidenziare un’ampia variabilità intraspecifica dei ceppi isolati. La valutazione comparativa dei risultati della tipizzazione genotipica e funzionale ha permesso di rilevare che ceppi inclusi nello stesso cluster genotipico mostravano una elevata eterogeneità funzionale. La stessa strategia è stata utilizzata per la tipizzazione dei batteri lattici e la tecnica RAPD-PCR, mediante l’elaborazione combinata dei primers M13, P4 e P7, è risultata come la più discriminante per la caratterizzazione dei 96 ceppi della specie L. sanfranciscensis isolati dall’impasto acido del CPT. I risultati dell’analisi genetica e funzionale dei ceppi di lieviti e batteri lattici isolati dall’impasto acido utilizzato per la produzione del pane toscano hanno permesso la selezione di isolati microbici con promettenti caratteristiche biotecnologiche da utilizzare come starters.
2016
9788894133226
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