Il presente contributo propone una ricerca sui possibili strumenti per la comunicazione di patrimoni poco noti al grande pubblico come i disegni e le stampe, la cui fragilità materica non consente una esposizione prolungata del bene, rendendone complessa la conoscenza. Strumenti "etici" che mirano ad educare alla comunicazione dell'immagine. L’attenzione è stata posta in particolare alla grafica lucchese per la ricchezza delle collezioni, ancora poco valorizzate, e per rappresentare un caso esemplare per tutte quelle collezioni di piccole e medie dimensioni così diffuse nel territorio italiano. Dopo un’analisi delle accezioni più diffuse date in letteratura al concetto di comunicazione dei beni culturali, sono stati presi in considerazioni alcuni esempi significativi di valorizzazione di collezioni di grafica, sia in ambito italiano che internazionale, fino ad arrivare a strumenti tecnologici altamente specializzati quali il database relativo al progetto Monumenta Rariora del laboratorio LARTTE della Scuola Normale Superiore ed i paesaggi di informazione elaborati dal laboratorio PERCRO della Scuola Superiore Sant’Anna. Tra i diversi casi presi in esame è emersa l’importanza e l’efficacia del web e delle nuove tecnologie soprattutto quando non è possibile esporre al pubblico le opere con una certa frequenza, come nel caso lucchese. E’ stata così prospettata una applicazione per la comunicazione delle collezioni lucchesi, puntando l’attenzione sulle potenzialità offerte dal web. Il modello di valorizzazione ideato vuole comunicare il patrimonio come se appartenesse ad un’unica grande raccolta; la rete è risultata, in questo senso, un test bed indispensabile. L’interfaccia web concepita, essenzialmente informativa, per un pubblico ‘generalista’, permette di accedere anche a sistemi di conoscenza complessi, capaci di soddisfare le esigenze scientifiche di un pubblico di esperti. Dopo una introduzione storica sull’origine della grafica a Lucca e la descrizione, sintetica, dei singoli fondi, istituzione per istituzione, si giunge a percorsi scelti per autore, per temi e per tecniche, fino all’accesso al database di Monumenta Rariora, debitamente implementato rispetto al progetto originario - per un uso esclusivo sulla grafica -, e ad una sezione didattica concepita e visualizzata tramite il sistema dei paesaggi di informazione, ideata con il laboratorio PERCRO. Il modello proposto consente di conoscere il patrimonio di grafica della città di Lucca sia nel suo complesso, che attraverso percorsi specifici. Ciò al fine di raggiungere e coinvolgere, in modo più intuitivo e innovativo, un pubblico sempre più ampio e variegato, ma anche di proporre una lettura delle opere sia dal punto di vista storico-artistico che da quello tecnico, nonché una visualizzazione tridimensionale dei contenuti di forte impatto percettivo ed emotivo.

Comunicare “patrimoni invisibili”: il caso delle collezioni lucchesi di disegni e di stampe

NERI, VERONICA
2011-01-01

Abstract

Il presente contributo propone una ricerca sui possibili strumenti per la comunicazione di patrimoni poco noti al grande pubblico come i disegni e le stampe, la cui fragilità materica non consente una esposizione prolungata del bene, rendendone complessa la conoscenza. Strumenti "etici" che mirano ad educare alla comunicazione dell'immagine. L’attenzione è stata posta in particolare alla grafica lucchese per la ricchezza delle collezioni, ancora poco valorizzate, e per rappresentare un caso esemplare per tutte quelle collezioni di piccole e medie dimensioni così diffuse nel territorio italiano. Dopo un’analisi delle accezioni più diffuse date in letteratura al concetto di comunicazione dei beni culturali, sono stati presi in considerazioni alcuni esempi significativi di valorizzazione di collezioni di grafica, sia in ambito italiano che internazionale, fino ad arrivare a strumenti tecnologici altamente specializzati quali il database relativo al progetto Monumenta Rariora del laboratorio LARTTE della Scuola Normale Superiore ed i paesaggi di informazione elaborati dal laboratorio PERCRO della Scuola Superiore Sant’Anna. Tra i diversi casi presi in esame è emersa l’importanza e l’efficacia del web e delle nuove tecnologie soprattutto quando non è possibile esporre al pubblico le opere con una certa frequenza, come nel caso lucchese. E’ stata così prospettata una applicazione per la comunicazione delle collezioni lucchesi, puntando l’attenzione sulle potenzialità offerte dal web. Il modello di valorizzazione ideato vuole comunicare il patrimonio come se appartenesse ad un’unica grande raccolta; la rete è risultata, in questo senso, un test bed indispensabile. L’interfaccia web concepita, essenzialmente informativa, per un pubblico ‘generalista’, permette di accedere anche a sistemi di conoscenza complessi, capaci di soddisfare le esigenze scientifiche di un pubblico di esperti. Dopo una introduzione storica sull’origine della grafica a Lucca e la descrizione, sintetica, dei singoli fondi, istituzione per istituzione, si giunge a percorsi scelti per autore, per temi e per tecniche, fino all’accesso al database di Monumenta Rariora, debitamente implementato rispetto al progetto originario - per un uso esclusivo sulla grafica -, e ad una sezione didattica concepita e visualizzata tramite il sistema dei paesaggi di informazione, ideata con il laboratorio PERCRO. Il modello proposto consente di conoscere il patrimonio di grafica della città di Lucca sia nel suo complesso, che attraverso percorsi specifici. Ciò al fine di raggiungere e coinvolgere, in modo più intuitivo e innovativo, un pubblico sempre più ampio e variegato, ma anche di proporre una lettura delle opere sia dal punto di vista storico-artistico che da quello tecnico, nonché una visualizzazione tridimensionale dei contenuti di forte impatto percettivo ed emotivo.
2011
Neri, Veronica
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/832685
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