“Vino” è la prima parola scelta per il titolo di questa monografia perché può essere considerato il fil rouge di questo lavoro: esso, infatti, oltre ad essere, secondo recenti dati Ismea, il settore trainante dell’export agro-alimentare italiano, è contraddistinto da “segni di qualità” cogenti e volontari. Oggi, il termine “qualità” è ampiamente diffuso ed utilizzato nel vocabolario sia dei consumatori sia delle imprese e, nel corso dei millenni, ha assunto connotazioni e significati davvero differenti. Date le numerose accezioni del termine, si è deciso di dedicare la prima parte di questo volume alla presentazione dell’evoluzione che il concetto di “qualità” ha avuto nel corso del tempo e di proporre una modalità per la sua determinazione. La seconda e la terza parte della monografia sono dedicate a due “segni di qualità” obbligatori: i diritti ed i regimi doganali previsti nell’Unione europea e la disciplina della fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Si tratta di disposizioni che, nei prossimi mesi, saranno oggetto di innovazioni. La quarta parte, in conclusione, affronta nello specifico il tema dei diritti doganali e del- l’etichettatura del vino. V.E.DO. è certamente l’acronimo dei tre principali temi trattati nella presente monografia (Vini Etichettature Dogane) ma è anche la prima persona singolare del verbo transitivo vedere, dal latino videre, che, tra i suoi significati, ha anche quello di conoscere, di capire. Ciò che “vedo” è il risultato di un’azione osservativa: do un primo sguardo e, poi, grazie alla presa di coscienza (salto qualitativo) giungo alla comprensione di quanto osservato. Si auspica, quindi, che il Lettore “guardato” il testo, possa più chiaramente “vedere” (capire) i temi oggetto di questo volume.
Le informazioni riportate nell’etichettatura nutrizionale
TARABELLA, ANGELA
2016-01-01
Abstract
“Vino” è la prima parola scelta per il titolo di questa monografia perché può essere considerato il fil rouge di questo lavoro: esso, infatti, oltre ad essere, secondo recenti dati Ismea, il settore trainante dell’export agro-alimentare italiano, è contraddistinto da “segni di qualità” cogenti e volontari. Oggi, il termine “qualità” è ampiamente diffuso ed utilizzato nel vocabolario sia dei consumatori sia delle imprese e, nel corso dei millenni, ha assunto connotazioni e significati davvero differenti. Date le numerose accezioni del termine, si è deciso di dedicare la prima parte di questo volume alla presentazione dell’evoluzione che il concetto di “qualità” ha avuto nel corso del tempo e di proporre una modalità per la sua determinazione. La seconda e la terza parte della monografia sono dedicate a due “segni di qualità” obbligatori: i diritti ed i regimi doganali previsti nell’Unione europea e la disciplina della fornitura di informazioni sugli alimenti ai consumatori. Si tratta di disposizioni che, nei prossimi mesi, saranno oggetto di innovazioni. La quarta parte, in conclusione, affronta nello specifico il tema dei diritti doganali e del- l’etichettatura del vino. V.E.DO. è certamente l’acronimo dei tre principali temi trattati nella presente monografia (Vini Etichettature Dogane) ma è anche la prima persona singolare del verbo transitivo vedere, dal latino videre, che, tra i suoi significati, ha anche quello di conoscere, di capire. Ciò che “vedo” è il risultato di un’azione osservativa: do un primo sguardo e, poi, grazie alla presa di coscienza (salto qualitativo) giungo alla comprensione di quanto osservato. Si auspica, quindi, che il Lettore “guardato” il testo, possa più chiaramente “vedere” (capire) i temi oggetto di questo volume.File | Dimensione | Formato | |
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