Gli oli essenziali (EO) di piante aromatiche sono considerati tra le alternative più promettenti ai repellenti e agli insetticidi di sintesi per la protezione delle derrate alimentari dagli attacchi degli insetti dannosi. Tuttavia, uno dei maggiori limiti al loro utilizzo è che l’efficacia varia non solo in base alla specie di insetto contro la quale vengono usati ma anche in relazione ad una serie di fattori quali: varietà, luogo di coltura della pianta, periodo di raccolta ecc. Tale variabilità è ritenuta dipendere dalle singole sostanze attive che li compongono e che contribuiscono all’azione tossica o repellente complessiva dell’olio essenziale. Dal punto di vista applicativo è infatti molto utile una valutazione dell’efficacia degli oli essenziali sulla base della loro composizione chimica. Tuttavia, sebbene sia generalmente ritenuto che il contributo delle singole componenti degli oli essenziali sia di tipo additivo alcune evidenze indicano che possa essere anche di tipo sinergico o antagonista, rendendo difficilmente prevedibile l’efficacia di un olio. Il finocchio (Foeniculum vulgare Mill.) è una pianta aromatica, coltivata in tutto il mondo, ben nota per le sue proprietà antimicrobiche, acaricide, farmacologiche e antiossidanti che presenta diversi chemotipi distinguibili sulla base del contenuto relativo nell’OE di due sostanze: (E)-anetolo ed estragolo. Diversi studi hanno, inoltre, dimostrato la sua efficacia come insetticida e repellente contro gli insetti. In questo studio è stata valutata la repellenza di EO estratti da acheni di due diversi chemotipi, anethole- e estragole-type, di F. vulgare, contro Rhyzopertha dominica, Sitophilus zeamais e Tribolium confusum, tre dei principali insetti dannosi dei cereali in post-raccolta. Oltre agli EO, è stata saggiata anche la repellenza dei loro principali componenti chimici: (E)-anetolo, estragolo, limonene e fencone ed è stato valutato l'effetto di co-repellenza di (E)-anetolo ed estragolo. I saggi biologici hanno indicato che l’estragole-type è il chemotipo più repellente contro le tre specie d’insetti. Coerentemente, l’analisi della potenza mediana relativa ha mostrato che l'estragolo è significativamente più repellente dell’(E)-anetolo. Il calcolo del coefficiente di co-repellenza (CRC) indica che l’effetto congiunto di (E)-anetolo ed estragolo negli OE di finocchio è di tipo sinergico. I risultati ottenuti indicano in conclusione che l'EO di finocchio “estragole-type” è promettente per lo sviluppo di repellenti a basso costo ed ecocompatibili per la protezione in post-raccolta delle granaglie e sottolineano l'importanza di una standardizzazione degli oli essenziali basata sulla loro bioattività oltre che sulla composizione chimica.
Non sempre la somma fa il totale: sinergia dei costituenti maggioritari dell'olio essenziale di Foeniculum vulgare nei confronti di insetti dannosi ai cereali in postraccolta
BEDINI, STEFANO;FLAMINI, GUIDO;ASCRIZZI, ROBERTA;CONTI, BARBARA
2016-01-01
Abstract
Gli oli essenziali (EO) di piante aromatiche sono considerati tra le alternative più promettenti ai repellenti e agli insetticidi di sintesi per la protezione delle derrate alimentari dagli attacchi degli insetti dannosi. Tuttavia, uno dei maggiori limiti al loro utilizzo è che l’efficacia varia non solo in base alla specie di insetto contro la quale vengono usati ma anche in relazione ad una serie di fattori quali: varietà, luogo di coltura della pianta, periodo di raccolta ecc. Tale variabilità è ritenuta dipendere dalle singole sostanze attive che li compongono e che contribuiscono all’azione tossica o repellente complessiva dell’olio essenziale. Dal punto di vista applicativo è infatti molto utile una valutazione dell’efficacia degli oli essenziali sulla base della loro composizione chimica. Tuttavia, sebbene sia generalmente ritenuto che il contributo delle singole componenti degli oli essenziali sia di tipo additivo alcune evidenze indicano che possa essere anche di tipo sinergico o antagonista, rendendo difficilmente prevedibile l’efficacia di un olio. Il finocchio (Foeniculum vulgare Mill.) è una pianta aromatica, coltivata in tutto il mondo, ben nota per le sue proprietà antimicrobiche, acaricide, farmacologiche e antiossidanti che presenta diversi chemotipi distinguibili sulla base del contenuto relativo nell’OE di due sostanze: (E)-anetolo ed estragolo. Diversi studi hanno, inoltre, dimostrato la sua efficacia come insetticida e repellente contro gli insetti. In questo studio è stata valutata la repellenza di EO estratti da acheni di due diversi chemotipi, anethole- e estragole-type, di F. vulgare, contro Rhyzopertha dominica, Sitophilus zeamais e Tribolium confusum, tre dei principali insetti dannosi dei cereali in post-raccolta. Oltre agli EO, è stata saggiata anche la repellenza dei loro principali componenti chimici: (E)-anetolo, estragolo, limonene e fencone ed è stato valutato l'effetto di co-repellenza di (E)-anetolo ed estragolo. I saggi biologici hanno indicato che l’estragole-type è il chemotipo più repellente contro le tre specie d’insetti. Coerentemente, l’analisi della potenza mediana relativa ha mostrato che l'estragolo è significativamente più repellente dell’(E)-anetolo. Il calcolo del coefficiente di co-repellenza (CRC) indica che l’effetto congiunto di (E)-anetolo ed estragolo negli OE di finocchio è di tipo sinergico. I risultati ottenuti indicano in conclusione che l'EO di finocchio “estragole-type” è promettente per lo sviluppo di repellenti a basso costo ed ecocompatibili per la protezione in post-raccolta delle granaglie e sottolineano l'importanza di una standardizzazione degli oli essenziali basata sulla loro bioattività oltre che sulla composizione chimica.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.