L’idea che Pisa sia andata incontro, dalla fine del Duecento, a un processo di inarrestabile declino economico e a una progressiva subordinazione agli interessi fiorentini è stata già confutata validamente dagli studi di Federigo Melis, Marco Tangheroni, Giuseppe Petralia. Su queste basi, l’articolo propone un’immagine decisamente « ottimista » dell’economia pisana tardotrecentesca, analizzando le attività di due categorie di operatori, integrati, in varie forme, nelle reti del commercio internazionale: i mercanti-banchieri e i ritagliatori, mercanti specializzati nella compravendita di pannilana. L’evoluzione dell’economia cittadina è messa in collegamento con le più ampie trasformazioni che interessarono i circuiti del commercio e della finanza internazionali nella seconda metà del Trecento. Questa fase sembra caratterizzata da una struttura dei mercati e delle reti mercantili assai più frammentata, fluida e acentrica rispetto a quella che aveva improntato la prima metà del secolo. Tale mutamento favorì l’integrazione, in vari punti del sistema, di gruppi mercantili di provenienza e retroterra diversi; tra di essi i pisani giocarono un ruolo non secondario.

Pisa negli ultimi decenni del Trecento: i mercanti-banchieri e i ritagliatori

POLONI, ALMA
2017-01-01

Abstract

L’idea che Pisa sia andata incontro, dalla fine del Duecento, a un processo di inarrestabile declino economico e a una progressiva subordinazione agli interessi fiorentini è stata già confutata validamente dagli studi di Federigo Melis, Marco Tangheroni, Giuseppe Petralia. Su queste basi, l’articolo propone un’immagine decisamente « ottimista » dell’economia pisana tardotrecentesca, analizzando le attività di due categorie di operatori, integrati, in varie forme, nelle reti del commercio internazionale: i mercanti-banchieri e i ritagliatori, mercanti specializzati nella compravendita di pannilana. L’evoluzione dell’economia cittadina è messa in collegamento con le più ampie trasformazioni che interessarono i circuiti del commercio e della finanza internazionali nella seconda metà del Trecento. Questa fase sembra caratterizzata da una struttura dei mercati e delle reti mercantili assai più frammentata, fluida e acentrica rispetto a quella che aveva improntato la prima metà del secolo. Tale mutamento favorì l’integrazione, in vari punti del sistema, di gruppi mercantili di provenienza e retroterra diversi; tra di essi i pisani giocarono un ruolo non secondario.
2017
Poloni, Alma
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/873312
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