Nel presente studio sono stati analizzati gli aspetti igienico-sanitari e commerciali relativi alla vendita al consumo presso la grande distribuzione organizzata (GDO) di funghi freschi, spontanei e coltivati, eprodotti a base di funghi, attraverso: 1) l’analisi dei risultati dei con-trolli ufficiali; 2) la valutazione dell’etichettatura. Per quanto riguardail punto 1, i dati si riferiscono ai risultati delle attività di controllo ufficiale svolte dall’azienda ASL Toscana Nord Ovest -Dipartimento della prevenzione gruppo Micologico, nel periodo 2016-2020. Durante icontrolli sono stati verificati gli item aziendali e le disposizioni del LR.n. 16/99 (articoli 20 e 21) in merito all’autorizzazione al commercioe alla somministrazione dei funghi epigei spontanei, nonché lo stato di conservazione e la detenzione da parte dell’OSA di attestati per lavendita di funghi sfusi. Per l’analisi di cui al punto 2 è stata valutatala conformità delle etichette di 98 prodotti acquistati presso la GDOalla normativa europea in materia di etichettatura dei prodotti ali-mentari e alla normativa nazionale concernente la commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati. In particolare, attraverso lavalutazione della presenza delle informazioni di cui all’articolo 37 del Reg. UE n. 1169/2011 integrate con le informazioni specifiche per questa tipologia di prodotti di cui all’articolo 10 del DPR 14 luglio1995, n. 376. I risultati dei sopralluoghi delle attività di controllo uffi-ciale hanno evidenziato non conformità relative alle modalità di conservazione di prodotti di IV gamma (per lo più funghi coltivati, sottoposti a trattamenti di minima entità e confezionati). In particolare, le non conformità erano riferibili ad una non corretta conservazione che, ai sensi Decreto del Ministero dello sviluppo Economico n. 3746 del 20/06/2014 (articolo 6), dovrebbe avvenire ad una temperatura uniforme inferiore a 8°C, dal confezionamento all’acquisto. Durante i sopralluoghi sono state inoltre riportate osservazioni in merito alla conservazione di funghi spontanei a temperatura ambiente con decadimento organolettico del prodotto stesso. L’analisi delle etichette deiprodotti acquistati ha evidenziato una sostanziale conformità ai requisiti imposti dalle normative di riferimento. Ciò nonostante, sono state osservate criticità relative all’indicazione delle condizioni d’uso e relativi tempi di cottura suggeriti dagli OSA che sembrerebbero non garantire l’inattivazione di tossine termolabili presenti anche in funghi dichiarati edibili. Infatti, se per alcune specie come Agaricus bisporus si consiglia un trattamento a 70°C per almeno 10 minuti, per altre specie potrebbe essere necessario raggiungere i 100°C. Questo infunzione della differenti tossine presenti nei funghi. Alla luce delle criticità emerse si rende necessario redigere una proposta di integrazione e revisione della normativa vigente in materia di gestione dellacatena del freddo e informazioni al consumatore per la conservazione e utilizzo dei funghi e prodotti a base di funghi. Questa revisione è necessaria anche in virtù dei dati di intossicazione da funghi a livello nazionale. Infatti, oltre ai casi dovuti al consumo di specie fungine tossiche, sono documentati episodi occasionali descritti come falsi micetismi, dovuti all’ingestione di funghi edibili conservati e/o utilizzati non correttamente.

Safety and commercial issues in fresh mushrooms and mushroom-based products sold at retail in Tuscany region.

Alice Giusti;Lara Tinacci;Andrea Armani
2021-01-01

Abstract

Nel presente studio sono stati analizzati gli aspetti igienico-sanitari e commerciali relativi alla vendita al consumo presso la grande distribuzione organizzata (GDO) di funghi freschi, spontanei e coltivati, eprodotti a base di funghi, attraverso: 1) l’analisi dei risultati dei con-trolli ufficiali; 2) la valutazione dell’etichettatura. Per quanto riguardail punto 1, i dati si riferiscono ai risultati delle attività di controllo ufficiale svolte dall’azienda ASL Toscana Nord Ovest -Dipartimento della prevenzione gruppo Micologico, nel periodo 2016-2020. Durante icontrolli sono stati verificati gli item aziendali e le disposizioni del LR.n. 16/99 (articoli 20 e 21) in merito all’autorizzazione al commercioe alla somministrazione dei funghi epigei spontanei, nonché lo stato di conservazione e la detenzione da parte dell’OSA di attestati per lavendita di funghi sfusi. Per l’analisi di cui al punto 2 è stata valutatala conformità delle etichette di 98 prodotti acquistati presso la GDOalla normativa europea in materia di etichettatura dei prodotti ali-mentari e alla normativa nazionale concernente la commercializzazione dei funghi epigei freschi e conservati. In particolare, attraverso lavalutazione della presenza delle informazioni di cui all’articolo 37 del Reg. UE n. 1169/2011 integrate con le informazioni specifiche per questa tipologia di prodotti di cui all’articolo 10 del DPR 14 luglio1995, n. 376. I risultati dei sopralluoghi delle attività di controllo uffi-ciale hanno evidenziato non conformità relative alle modalità di conservazione di prodotti di IV gamma (per lo più funghi coltivati, sottoposti a trattamenti di minima entità e confezionati). In particolare, le non conformità erano riferibili ad una non corretta conservazione che, ai sensi Decreto del Ministero dello sviluppo Economico n. 3746 del 20/06/2014 (articolo 6), dovrebbe avvenire ad una temperatura uniforme inferiore a 8°C, dal confezionamento all’acquisto. Durante i sopralluoghi sono state inoltre riportate osservazioni in merito alla conservazione di funghi spontanei a temperatura ambiente con decadimento organolettico del prodotto stesso. L’analisi delle etichette deiprodotti acquistati ha evidenziato una sostanziale conformità ai requisiti imposti dalle normative di riferimento. Ciò nonostante, sono state osservate criticità relative all’indicazione delle condizioni d’uso e relativi tempi di cottura suggeriti dagli OSA che sembrerebbero non garantire l’inattivazione di tossine termolabili presenti anche in funghi dichiarati edibili. Infatti, se per alcune specie come Agaricus bisporus si consiglia un trattamento a 70°C per almeno 10 minuti, per altre specie potrebbe essere necessario raggiungere i 100°C. Questo infunzione della differenti tossine presenti nei funghi. Alla luce delle criticità emerse si rende necessario redigere una proposta di integrazione e revisione della normativa vigente in materia di gestione dellacatena del freddo e informazioni al consumatore per la conservazione e utilizzo dei funghi e prodotti a base di funghi. Questa revisione è necessaria anche in virtù dei dati di intossicazione da funghi a livello nazionale. Infatti, oltre ai casi dovuti al consumo di specie fungine tossiche, sono documentati episodi occasionali descritti come falsi micetismi, dovuti all’ingestione di funghi edibili conservati e/o utilizzati non correttamente.
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Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/11568/1230048
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