Il Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi (SARAM) è un sistema informativo, attivo dal 1° gennaio 2015, per la gestione operativa delle notifiche che coinvolgono il territorio della Regione Toscana. In questo studio sono stati analizzati i dati relativi alle notifiche dei primi sette anni del SARAM (2015-2021), al fine di evidenziare le non conformità più rilevanti e i principali pericoli riscontrati nelle diverse categorie di prodotto. Per ciascuna notifica è stata valutata 1) la tipologia (notifica di allarme, di informazione per attenzione o follow-up, respingimento alla frontiera), 2) il punto di contatto che ha inserito la notifica, 3) la tipologia di controllo, 4) il Paese notificante e di origine, 5) la matrice (alimento, mangime o materiale a contatto), 6) la categoria di prodotto, 7) il pericolo riscontrato, 8) la natura del pericolo, 9) l’impatto, 10) la presenza di un rischio elevato. Sono state registrate 1355 notifiche, di cui 68.9% di allarme, 19.5% di informazione per attenzione, 11.5% di informazione per follow-up e 0.07% di respingimento alla frontiera. Le notifiche sono state emesse nella maggior parte dei casi (86.2%) dal punto di contatto Regionale, e sono state attivate principalmente durante le attività di controllo ufficiale sul mercato (56.3%) e di verifica in autocontrollo da parte dell’operatore economico (29.1%). Italia (73.3%), Germania (6.3%) e Francia (4.0%) sono i principali Paesi notificanti: Italia (64.5%), Cina (28.4%), India (20.1%) e Spagna (11.1%) i principali Paesi di origine. Gli alimenti sono la matrice più rappresentata in assoluto (92.3%), con i prodotti della pesca (PdP) al primo posto tra le categorie di prodotto (13.9%), seguita da cereali e prodotti da forno (PdF) (10.3%) e molluschi bivalvi e prodotti derivati (MB) (9.5%). I PdP sono stati prevalentemente notificati per non conformità relative alla presenza di metalli pesanti (45.7%), microrganismi patogeni (14.4%) – in particolare Listeria monocytogenes (77.8%) e livelli di istamina non conformi (14.4%); i PdF per presenza di allergeni non dichiarati (32.1%), residui di pesticidi oltre LMR (31.4%) e presenza di corpi estranei (17.9%); i MB per non conformità relative a contaminazioni microbiche (49.6%) da E. coli e da patogeni (29.5%), e biotossine marine (13.2%). I risultati emersi da questo studio forniscono un quadro aggiornato relativamente ai problemi di sicurezza alimentare, passati e presenti, in Regione Toscana. Di fatto, il SARAM rappresenta una fonte di dati che potrebbero essere utilizzati per lo studio delle tendenze storiche, la valutazione dei rischi emergenti e la previsione dei rischi futuri in sicurezza alimentare, soprattutto al fine di definire le priorità d’azione nella programmazione delle attività di controllo ufficiale. Tuttavia, è necessario sottolineare che i dati recuperati da questo sistema possono essere influenzati da molti fattori, come i cambiamenti periodici nell’attenzione posta dai diversi Paesi ai vari problemi di sicurezza alimentare, l’emissione di più notifiche riferite allo stesso rischio o viceversa l’omissione di segnalazioni (con conseguenti sovra e sottostime), la tipologia e la frequenza dei controlli condotti dalle Autorità Competenti, la percezione soggettiva dell’operatore che emette la notifica. Pertanto, l’applicazione quotidiana del sistema SARAM richiede, oltre a una cornice legislativa chiara, anche un allineamento delle prassi amministrative tra i diversi operatori della rete.
Sistema di allerta rapido per alimenti e mangimi (SARAM) della Regione Toscana: analisi delle notifiche registrate nel periodo 2015-2021.
A. Giusti
;M. Galgani;C. D’Ascenzi;A. Armani
2023-01-01
Abstract
Il Sistema di Allerta Rapido per Alimenti e Mangimi (SARAM) è un sistema informativo, attivo dal 1° gennaio 2015, per la gestione operativa delle notifiche che coinvolgono il territorio della Regione Toscana. In questo studio sono stati analizzati i dati relativi alle notifiche dei primi sette anni del SARAM (2015-2021), al fine di evidenziare le non conformità più rilevanti e i principali pericoli riscontrati nelle diverse categorie di prodotto. Per ciascuna notifica è stata valutata 1) la tipologia (notifica di allarme, di informazione per attenzione o follow-up, respingimento alla frontiera), 2) il punto di contatto che ha inserito la notifica, 3) la tipologia di controllo, 4) il Paese notificante e di origine, 5) la matrice (alimento, mangime o materiale a contatto), 6) la categoria di prodotto, 7) il pericolo riscontrato, 8) la natura del pericolo, 9) l’impatto, 10) la presenza di un rischio elevato. Sono state registrate 1355 notifiche, di cui 68.9% di allarme, 19.5% di informazione per attenzione, 11.5% di informazione per follow-up e 0.07% di respingimento alla frontiera. Le notifiche sono state emesse nella maggior parte dei casi (86.2%) dal punto di contatto Regionale, e sono state attivate principalmente durante le attività di controllo ufficiale sul mercato (56.3%) e di verifica in autocontrollo da parte dell’operatore economico (29.1%). Italia (73.3%), Germania (6.3%) e Francia (4.0%) sono i principali Paesi notificanti: Italia (64.5%), Cina (28.4%), India (20.1%) e Spagna (11.1%) i principali Paesi di origine. Gli alimenti sono la matrice più rappresentata in assoluto (92.3%), con i prodotti della pesca (PdP) al primo posto tra le categorie di prodotto (13.9%), seguita da cereali e prodotti da forno (PdF) (10.3%) e molluschi bivalvi e prodotti derivati (MB) (9.5%). I PdP sono stati prevalentemente notificati per non conformità relative alla presenza di metalli pesanti (45.7%), microrganismi patogeni (14.4%) – in particolare Listeria monocytogenes (77.8%) e livelli di istamina non conformi (14.4%); i PdF per presenza di allergeni non dichiarati (32.1%), residui di pesticidi oltre LMR (31.4%) e presenza di corpi estranei (17.9%); i MB per non conformità relative a contaminazioni microbiche (49.6%) da E. coli e da patogeni (29.5%), e biotossine marine (13.2%). I risultati emersi da questo studio forniscono un quadro aggiornato relativamente ai problemi di sicurezza alimentare, passati e presenti, in Regione Toscana. Di fatto, il SARAM rappresenta una fonte di dati che potrebbero essere utilizzati per lo studio delle tendenze storiche, la valutazione dei rischi emergenti e la previsione dei rischi futuri in sicurezza alimentare, soprattutto al fine di definire le priorità d’azione nella programmazione delle attività di controllo ufficiale. Tuttavia, è necessario sottolineare che i dati recuperati da questo sistema possono essere influenzati da molti fattori, come i cambiamenti periodici nell’attenzione posta dai diversi Paesi ai vari problemi di sicurezza alimentare, l’emissione di più notifiche riferite allo stesso rischio o viceversa l’omissione di segnalazioni (con conseguenti sovra e sottostime), la tipologia e la frequenza dei controlli condotti dalle Autorità Competenti, la percezione soggettiva dell’operatore che emette la notifica. Pertanto, l’applicazione quotidiana del sistema SARAM richiede, oltre a una cornice legislativa chiara, anche un allineamento delle prassi amministrative tra i diversi operatori della rete.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.